Sanihelp.it – L’uso della marijuana può incrementare il rischio infarto perchè aumenta i livelli dell’ apoliproteina C-III: è quanto emerge da uno studio condotto dal National Institute on Drug Abuse.
Questo studio ha tentato di focalizzare l’attenzione non solo sugli effetti dannosi della marijuana sul cervello, ormai largamente documentati, ma anche sui danni che può provocare all’apparato cardiovascolare.
Il tetraidrocannabinolo (THC), il principale costitutente della marijuana, provoca iperstimolazione dei recettori epatici con incremento nella produzione dell’apoliproteina C-III: tale proteina è coinvolta nel metabolismo dei trigliceridi, può indurne un forte aumento con indurimento delle arterie e maggiore rischio di eventi cardiovascolari.
Lo studio, nello specifico, ha seguito per un lungo periodo di tempo 18 consumatori cronici di marijuana e 24 persone che non ne hanno mai fatto uso.
I livelli di apoliproteina C-III sono risultati 30 volte più elevati nei consumatori cronici rispetto alle altre persone.