Sanihelp.it – Sono un milione e mezzo gli italiani affetti da psoriasi, e di questi il 10% è colpito da una forma severa. Questo il quadro presentato dagli esperti nel corso del convegno appena conclusosi a Taormina, Un volto nuovo per vivere con la psoriasi.
«La psoriasi non è solo una malattia della pelle con un forte impatto negativo sulla qualità della vita, è una patologia sistemica autoimmune che richiede una terapia sistemica – spiega Alberto Giannetti, presidente dell’EADV (European Academy of Dermatology and Venereology)».
A dare speranza ai pazienti affetti da questa patologia è oggi una nuova ed efficace opzione terapeutica per i dermatologi, Adalimumab, l’unico anticorpo monoclonale anti-TNFalfa biologico, cioè interamente umano.
Il farmaco ha appena ottenuto la rimborsabilità dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) anche per il trattamento della psoriasi cronica a placche di gravità da moderata a severa. Negli studi clinici adalimumab ha dimostrato un’efficacia significativa. Nello studio clinico REVEAL3, 3 pazienti su 4 hanno raggiunto un grado di miglioramento della lesione cutanea uguale o superiore al 75 per cento. Tale percentuale è stata raggiunta da 8 pazienti su 10 nello studio CHAMPION4.
Adalimumab, ad oggi, è l’unico farmaco biologico ad essere disponibile anche in penna: una nuova opportunità per il paziente che consente l’autosomministrazione in modo comodo e sicuro.
«L’efficacia e la sicurezza del trattamento sono fattori molto importanti per la salute e la qualità della vita dei pazienti – spiega Mara Maccarone, presidente ADIPSO (Associazione per la Difesa degli Psoriasici) – infatti, questa malattia può causare un impatto fortemente negativo sul benessere delle persone, anche in termini psicologici, relazionali e sociali, con conseguenze anche gravi sulla sfera affettiva e sulla vita lavorativa. I nuovi farmaci biologici, in particolare quelli di autosomministrazione, come la nuova penna pre-riempita frutto della ricerca innovativa di Abbott (approvata dall’AIFA anche nel trattamento della psoriasi il 16 aprile 2008), aprono nuove prospettive terapeutiche e offrono nuove opportunità per una migliore qualità della vita».