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Pillola del giorno dopo: segnalate i problemi al Ministero

Sanihelp.it – A seguito delle notizie riportate dalla stampa sulle difficoltà riscontrate in diverse località italiane per ottenere la prescrizione presso le strutture del Ssn della pillola del giorno dopo, il ministro della Salute Livia Turco invita i cittadini a segnalare tali casi all’Ufficio relazioni con il pubblico (URP) del Ministero della Salute. Sarà cura del Ministero inviare tali segnalazioni alle Regioni e alle Asl di competenza per facilitare l’adozione di misure che evitino disfunzioni nel servizio.


L’URP del Ministero è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12, con risposte telefoniche ai numeri 0659942378 – 0659942758, oppure può essere contattato via mail a qualsiasi ora e giorno della settimana (le segnalazioni verranno esaminate entro le successive 24 ore ed entro le 48 ore durante il fine settimana) entrando nel sito www.ministerosalute.it e cliccando sulla sezione dedicata all’URP e poi su scrivi all’URP

«È nostra intenzione – ha spiegato il ministro – offrire ai cittadini un canale in più per segnalare disfunzioni o mancate risposte di assistenza su un terreno così delicato come quello della contraccezione d’emergenza. Pensiamo infatti sia dovere delle istituzioni farsi carico di questa domanda di assistenza facendo sì che nessuna donna sia lasciata sola in momenti difficili della propria vita, come può essere quello che la vede preoccupata per una possibile gravidanza non voluta. A tal fine rivolgo ancora una volta un appello alle Regioni e Province Autonome italiane affinché adottino l’atto di indirizzo predisposto dal Ministero della Salute per la piena applicazione della 194».

In quel documento (che purtroppo non si è potuto trasformare in un’intesa Stato Regioni per il veto posto dalla Lombardia e dalla Sicilia, nonostante il parere favorevole di tutte le altre Regioni) si prevede che la prescrizione della contraccezione d’emergenza sia garantita, oltre che nei servizi consultoriali, anche nei pronto soccorso e nelle guardie mediche, prevedendo contestualmente che le Regioni debbano assicurare la presenza di almeno un medico non obiettore in ogni distretto sanitario.

«In sostanza – ha concluso il ministro – con questo atto di indirizzo ci poniamo l’obiettivo di garantire la prestazione di interruzione volontaria di gravidanza ma anche, e direi soprattutto, le azioni finalizzate a prevenire l’aborto. E la pillola del giorno dopo è uno strumento di prevenzione dell’aborto, come lo sono tutti i contraccettivi sui quali lo stesso atto di indirizzo insiste affinché i Consultori attuino appositi programmi di informazione e sensibilizzazione per una procreazione responsabile».

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