Sanihelp.it – Secondo il principio di Archimede, diffuso dall’omonimo matematico nel lontano III secolo A.C., «un corpo immerso completamente o parzialmente in un fluido in quiete subisce una spinta vero l’alto, detta spinta idrostatica».
Quando una donna in fase travaglio entra in una vasca d’acqua, la spinta idrostatica esercitata sul suo corpo verso l’alto eserciterà un’azione opposta a quella della forza di gravità e servirà a sostenere il peso del suo corpo.
La donna potrà godere quindi di una sensazione di leggerezza dovuta a una diminuzione degli effetti della forza di gravità. Questo è solo uno dei tanti vantaggi della scelta di affrontare travaglio e/o parto in una vasca d’acqua. Se l’idea di affrontare il travaglio in acqua ti piace, sappi che questa scelta ti darà l’opportunità di godere di:
1. Maggior comfort e mobilità. L’acqua riduce moltissimo l’effetto di gravità sul corpo, ma a differenza delle posizioni reclinate la forza di gravità non viene contrastata; diventa molto più facile muoversi e assumere qualsiasi posizioni desideri per assecondare la discesa del bambino. Questo ti aiuterà a usare istintivamente il suo corpo muovendoti in modo da allentare la rigidità e la tensione e alleviare il dolore che proverai durante la dilatazione della cervice. Ciò è d’aiuto specialmente nelle donne sovrappeso o che devono partorire un bambino molto grosso.
2. Sensazione di maggiore leggerezza, per i motivi già detti.
3. Riduzione della pressione addominale, che consente contrazioni uterine di maggior efficacia e favorisce la circolazione sanguigna. Ne risulta una maggior ossigenazione dei muscoli a livello dell’utero, quindi meno dolore per te e più ossigeno per il tuo bambino. In questo modo, i rischi di sofferenza del feto diminuiscono.
4. Maggiore energia per la donna. La spinta di galleggiamento esercitata dall’acqua ti permetterà di rilassarti e di consumare meno energia per sostenere il tuo peso, lasciandoti le riserve necessari per far fronte alle contrazioni e consentendoti di distenderti fra una doglia e l’altra.
5. Minor dolore. L’acqua modifica la percezione del dolore grazie ai seguenti fattori: maggiore intimità, maggior mobilità, sensazione di leggerezza, diminuzione della pressione addominale, calore e stimolazione tattile, secrezione degli ormoni inibitori del dolore, rilassamento.
6. Aiuto in caso di travaglio difficile. L’immersione in acqua a volte può essere un modo per stimolare la dilatazione della cervice (oltre i 5 cm), quando la donna ha difficoltà a entrare nella fase attiva del travaglio, e per ridurre la necessità di farmaci per sollecitarlo. Anche se ciò non si verifica sempre, entrare nella vasca può comportare un evidente e rapido progresso verso la dilatazione completa entro un’ora o due; generalmente vale la pena di fare un tentativo.
7. Maggiore concentrazione della madre. Molti specialisti che utilizzano vasche da parto hanno osservato una rapida diminuzione dell’ansia subito dopo l’immersione della donna in acqua e una maggiore capacità di concentrarsi.
8. Miglior respirazione. L’umidità dell’ambiente facilita la respirazione e può essere di particolare aiuto nelle donne asmatiche.
9. Dilatazione facilitata. Nella vasca la donna è visibilmente meno inibita. Inoltre la percentuale di danni ai tessuti molli di vagina, vulva e perineo è molto bassa, grazie all’effetto emolliente dell’acqua calda.
10. Impatto meno traumatico del neonato con la gravità. Dopo la nascita il bambino viene portato delicatamente in superficie. Il passaggio dal ventre materno al mondo esterno diventa più dolce, e meno traumatico sarà l’impatto con la gravità, l’atmosfera, la luce e i rumori.