Sanihelp.it – Negrar capitale nella cura del tumore del rene. L’Ospedale Sacrocuore–Don Calabria della città veneta ospita oggi il primo convegno nazionale del Gruppo Italiano Carcinoma Renale (GIR), che vedrà raccolti esperti provenienti da più di 70 centri per definire lo stato dell’arte sulla patologia, che colpisce in Italia ogni anno circa 8000 persone. Non solo.
Verrà anche discusso il primo protocollo per il trattamento precoce (prechirurgico) del carcinoma renale metastatico con farmaci biologici.
«L’idea di creare questo gruppo – spiega Marco Venturini, primario della Divisione di Oncologia dell’Ospedale Sacrocuore–Don Calabria e uno dei tre coordinatori del GIR – nasce dalla recentissima disponibilità di molecole biologiche che permettono di trattare efficacemente il tumore del rene, un tempo considerato resistente ad ogni forma di cura. Molecole oggi disponibili anche nel nostro Paese e che promettono utilizzi ancora più vantaggiosi per i pazienti: da qui la nascita del GIR che intende promuovere la ricerca clinica indipendente, coinvolgendo urologi ed oncologi di tutta Italia».
Gli altri due coordinatori nazionali sono Francesco Cognetti, responsabile dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Regina Elena di Roma, e Sabino De Placido, ordinario di Oncologia all’Università Federico II di Napoli.
«Al team di oncologi – continua Venturini – si unirà un gruppo di urologi. Solo da uno sforzo congiunto può svilupparsi la ricerca clinica indipendente anche per il carcinoma renale. Al protocollo che discuteremo oggi intendiamo infatti farne seguire altri».