Sanihelp.it – Negli ultimi anni sono stati effettuati importanti studi epidemiologici, con lo scopo di valutare il rischio di cancro al seno nelle donne sottoposte a riduzione mammaria e confrontarlo con quello della normale popolazione femminile. Si tratta di un dato estremamente importante, soprattutto per le donne con familiarità per il tumore al seno, che hanno spesso timore al momento di decidere se effettuare o meno una riduzione mammaria per ragioni estetiche. I risultati degli studi, pubblicati sulle più importanti riviste scientifiche mondiali, hanno fornito un quadro abbastanza sorprendente, che evidenzia come un intervento con finalità puramente cosmetiche possa essere in grado di ridurre di circa un terzo il rischio di sviluppare un tumore.
Il più esteso degli studi, effettuato su un campione di 31.910 donne svedesi precedentemente sottoposte a mastoplastica riduttiva, ha evidenziato una riduzione del rischio di carcinoma mammario pari al 28%. La riduzione del rischio, come è forse intuitivo, è risultata maggiore per le donne alle quali era stata rimossa una maggiore quantità di tessuto mammario, e, più inaspettatamente, per le donne che hanno effettuato la riduzione mammaria all' età di 50 anni o superiore. Un precedente studio, su un campione di 1.240 donne danesi, aveva fornito risultati sostanzialmente equivalenti, mentre la valutazione del rischio su una popolazione di 28.042 donne canadesi aveva fornito, nel 1999, una riduzione del rischio addirittura pari al 39%.
In conclusione: la riduzione mammaria ha evidenziato, oltre ai suoi effetti puramente estetici, la capacità di ridurre significativamente (1/3) il rischio di sviluppare un carcinoma mammario, soprattutto nei casi in cui il volume di tessuto mammario asportato è rilevante. La più importante rivista scientifica del settore, Cancer, ha pubblicato un articolo che indica chiaramente come questo intervento possa essere indicato per donne con forte predisposizione genetica al carcinoma mammario. L'aver effettuato un intervento di riduzione mammaria, infine, non compromette la diagnosi o la prognosi di un carcinoma mammario nel caso questo si sviluppi comunque.