Sanihelp.it – Usando un comune follicolo pelifero sarà possibile riprodurre e riparare tessuti umani danneggiati o degenerati. Per fare ciò saranno necessarie alcune modifiche con tecniche bio-ingegneristiche.
Questa è in sintesi la tesi di un team di ricercatori dell’Università della Pennsylvania, che ha sviluppato una tecnologia proprietaria in grado di differenziare le cellule pilifere in tre diverse specie, incluse quelle nervose.
Lo studio ha preso le mosse da numerosi test sulle staminali multipotenti, giungendo alla conclusione che una minima possibilità di replicazione delle cellule tessutali, del tutto simile a quella che consente alle lucertole di far naturalmente ricrescere loro la coda, è presente anche nei nostri strati nucleici più complessi.
Con tecniche di stimolazione delle staminali adulte i ricercatori sono riusciti a differenziarle anche in cellule nervose impiegabili nei processi di riattivazione delle comunicazioni sinaptiche. L’auspicio è che se la tecnologia si rivelerà praticabile, potrà essere usata per la produzione di principi attivi atti a guarire forme degenerative gravi attualmente non curabili.