Sanihelp.it – Le liste di attesa ospedaliere rappresentano tuttora nel nostro Paese un problema scottante: ne fanno testo i recenti orientamenti del Ministero della Salute.
Le soluzioni potrebbero essere tante, tra queste vi è quella dell’AIGO (Associazione Italiana Gastoenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri), una delle prime Società Scientifiche del nostro Paese ad occuparsi del problema. L’accesso alle prestazioni endoscopiche ambulatoriali (in particolare per la gastroscopia e la colonoscopia) comporta infatti tempi di attesa spesso lunghi.
La proposta Aigo è il metodo RAO (Raggruppamenti di Attesa Omogenei) che si ispira al modello neozelandese. Tale metodo prevede la effettuazione degli esami secondo modelli di domanda differenziata per tipologia di bisogno ed urgenza clinica e non per ordine cronologico di prenotazione.
Un progetto pilota iniziato, operativo da un anno, nell’area di Rovereto e poi diffuso a tutta la provincia di Trento sta dando esiti positivi: con l’adozione del modello RAO le risorse disponibili vengono meglio calibrate sull’effettivo bisogno clinico dei pazienti ai quali viene garantità la possibilità di effettuare la prestazione entro un tempo massimo compatibile con la propria problematica clinica. Il sistema tende inoltre a ridurre le prestazioni non appropriate.