Sanihelp.it – I problemi di integrazione degli immigrati nel nostro Paese non sono solo economici e sociali, ma anche nutrizionali: le giovani generazioni, costituite da figli di immigrati nati o cresciuti in Italia, assorbono la cultura e l’alimentazione di stampo occidentale, che si scontra però con geni predisposti per un altro tipo di cibo.
Questo comporta un aumento esponenziale dei casi di obesità e diabete di tipo 2, o giovanile, tra i bambini e i ragazzi immigrati o figli di immigrati, soprattutto tra quelli provenienti dal sud-est asiatico.
Secondo l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, almeno un 10% all’anno dei ricoverati per problemi acuti e patologie croniche legate a un’alimentazione sbagliata appartiene a queste etnie.
L’indagine Non organic failure to thrive, svolta dall’unità operativa di Dietologia Clinica dell’ospedale, ha dimostrato poi che i problemi nutrizionali iniziano in tenerissima età: su 200 casi di intenso conflitto interattivo madre-bambino nel passaggio dal divezzamento a un’alimentazione autonoma di tipo occidentale, il 10% è costituito da immigrati del Bangladesh.