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Expo: oltre al cibo, anche l’acqua previene molte malattie

Sanihelp.it – Obesità (10% di malati in Italia, 600 milioni nel mondo), malattie cardiovascolari (responsabili del 44% dei decessi in Italia), diabete (5 milioni di malati in Italia, circa 346 milioni in tutto il mondo), malattie del rene (5-6 milioni di italiani). Cos'hanno in comune? Sono tutte patologie nelle quali la corretta alimentazione gioca un ruolo molto importante, come ampiamente dimostrato e nelle quali anche una corretta idratazione fa la differenza. 


A Expo Milano si è discusso del ruolo fondamentale che ricopre una corretta idratazione nella prevenzione di molteplici patologie, tramite un evento organizzato da FEMTEC e Carta di Milano, con il supporto del Gruppo Sanpellegrino.

L’appuntamento è stato anche l’occasione per chiedere al Ministero della salute l’istituzione della Giornata nazionale dell’idratazione, un passo importante per inserire la corretta idratazione tra i principali obiettivi di salute delle politiche internazionali future, con l’auspicio di arrivare a una Giornata mondiale dell’idratazione.

L’appello nasce dalle evidenze emerse da un’analisi degli studi clinici e della principale letteratura scientifica sull’idratazione realizzata dalla FEMTEC – Federazione Mondiale del Termalismo e Climatoterapia con il supporto tecnico del team di Medicina Tradizionale e Complementare dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e racchiuse nel Manifesto dell’Idratazione, documento con le regole degli esperti per una corretta idratazione.

L’acqua è essenziale per esempio per i processi fisiologici della digestione, per l'assorbimento dei nutrienti e per l'eliminazione di scorie metaboliche indigeribili oltre a concorrere al buon funzionamento del sistema circolatorio e al mantenimento della temperatura corporea.

Bisogna fare attenzione perché il corpo umano non immagazzina l'acqua. Quindi la quantità che si perde ogni giorno deve essere ripristinata per garantire il corretto funzionamento del corpo. In sintesi, la regolazione finale e precisa del bilancio idrico dipende dalla sensazione della sete; di conseguenza, una buona abitudine è bere acqua prima di avere lo stimolo della sete, che compare con una perdita di acqua di solo il 2% del peso corporeo.

I documenti presentati evidenziano l’importanza dell’acqua su alcune funzioni dell’organismo. L’apparato urinario trae vantaggio dall’uso di acque che aumentano la diuresi, eliminano le scorie, prevengono i calcoli e svolgono azioni antiflogistiche e antinfettive.


Anche l’apparato cardiovascolare trae beneficio. L’idratazione riduce la viscosità del sangue e il rischio di trombosi, il magnesio contenuto nell’acqua favorisce il rilasciamento delle fibrocellule muscolari cardiache, il calcio, invece, stimola la contrazione delle cellule muscolari cardiache e interviene nella coagulazione del sangue riducendo i rischi di infarto.

La letteratura analizzata ha evidenziato come alcune acque prevengono i disordini metabolici complessi tipici dell’obesità. L’acqua è pure indispensabile per la corretta attività del cervello perché la disidratazione riduce l’efficienza cerebrale e ostacola i processi cognitivi. La perdita di un litro di acqua, infatti, disidrata il tessuto cerebrale, producendo sulla sua funzione effetti simili a quelli evidenziati dopo due mesi e mezzo di malattia di Alzheimer.

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