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Bus e uffici: il 20% degli italiani teme la scarsa igiene

Sanihelp.it – Le donne come promotrici dell’igiene e il ruolo crescente di internet come fonte di informazione: questi i due aspetti principali emersi dai risultati di una ricerca commissionata da SCA, azienda globale leader nel settore dell’igiene.  


L’italiano medio mostra un livello di preoccupazione per le condizioni igieniche degli ambienti che frequenta allineato alla media dei principali Paesi europei: il 20% degli italiani, il 16% dei francesi, il 19% degli inglesi e il 21% dei tedeschi, per esempio, ha mostrato una certa apprensione nei confronti di questo aspetto.

Cosa ci differenzia dal resto del mondo? In primis una sensibilità particolare per l’igiene delle persone con cui interagiamo: ben 9 italiani su 10 hanno ammesso di essersi trovati in una situazione di particolare disagio a causa delle condizioni igieniche di altre persone.

Le situazioni no al top della classifica? I mezzi di trasporto, causa di disagio per il 57% degli italiani, e le condizioni igieniche di colleghi / conoscenti / amici, che hanno messo in difficoltà 3 italiani su 10.

Altra peculiarità degli italiani? La premura particolare nel lavarsi le mani prima dei pasti (97%) e prima di cucinare (96%). Terzo si posiziona il lavaggio delle mani dopo l’utilizzo della toilette (94%).

Tre italiani su 5 sottolineano la criticità delle condizioni igieniche dei luoghi pubblici che frequentano. Dalla ricerca, infatti, è emerso che l’italiano medio evita, per esempio: l’utilizzo di un bagno pubblico (1 su 2), l’utilizzo della doccia in piscina/palestra (21%), l’utilizzo dei mezzi pubblici (14%), la frequentazione di un ristorante/bar (11%).

Dalla ricerca emerge il profilo di una donna italiana emancipata, consapevole e attenta ai temi legati all’igiene, sia personale che della sua famiglia. È il punto di riferimento privilegiato con cui trattare temi legati all’igiene, sia nel suo ruolo di partner (come riferimento per il 60% degli uomini italiani) che materno (per il 55% degli uomini e il 57% delle donne).

In generale, le donne sono più sensibili degli uomini quando si parla di scarse condizioni igieniche o di percezione personale dell’igiene.

Sono le donne in maggioranza, per esempio, che abitualmente nel Belpaese evitano l’utilizzo di un bagno pubblico (52% donne, 43% uomini), si sentono a disagio in un contesto sociale se non si sono lavate i denti (91% donne, 81% uomini) o se non hanno utilizzato il deodorante (80% donne, 63% uomini).

Famiglia (per il 42% delle donne e il 38% degli uomini), medico (per il 19% delle donne e il 24% degli uomini) e internet (per il 16% delle donne e il 19% degli uomini): queste le principali fonti di informazione in tema di igiene.

Nel 70% dei casi, sul lavoro uomini e donne possono usufruire di toilette separate, anche se il 23% è insoddisfatto delle loro condizioni igieniche e più di 1 italiano su 2 desidererebbe che il proprio datore di lavoro ne avesse più  cura.

Cosa fanno gli italiani alla toilette? Il 22% parla al cellulare, il 18% si prende una pausa per stare da solo e il 14% si cambia vestiti; in casi più rari scrive sms/chat (9%), fuma (7%), legge o risponde a mail (6%), mangia (6%).

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