Sanihelp.it – Non chiedete agli italiani di invecchiare da soli o di sottoporsi a restrizioni caloriche per ritardare l’invecchiamento: per oltre due terzi della popolazione la durata ideale della vita va dai 90 ai 105 anni, a patto però di poter invecchiare con il conforto degli affetti e per la via breve e facile di un farmaco.
Ma se la maggioranza vorrebbe vivere a lungo per stare di più con i propri cari, anche a costo di dipendere economicamente da loro, un italiano su 4 rinuncerebbe a una vita extra-long se dovesse affrontarla in solitudine, che soprattutto ai 44/55enni fa più paura della non autosufficienza.
Lo dimostrano i risultati di un'indagine presentata in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatri. Mostrano che la maggioranza degli italiani, indipendentemente dall'età, vorrebbe vivere fino a 100 anni: solo il 10% ritiene adeguata una durata di vita fra 85 e 89 anni, il 75% crede che l'arco dell'esistenza debba durare fra i 90 e i 104 anni e c'è un 13% secondo cui la morte non dovrebbe arrivare prima di 110 anni.
Il 25% che dice di non voler vivere 100 anni in un caso su 3 ammette che è per la paura di arrivarci da solo; inoltre, la famiglia è ritenuta il pilastro fondamentale per invecchiare bene dal 76% degli intervistati.
All'avanzare dell'età cambiano lievemente gli atteggiamenti: i 45-55enni vedono la vecchiaia lontana e per arrivare a 100 anni dicono di essere disposti ad adattarsi alla solitudine in 2 casi su 3, mentre appena uno su 5 rinuncerebbe all'indipendenza economica; fra i più anziani si osserva il contrario, perché gli over 70 in un caso su 2 dipenderebbero da altri per il denaro, mentre solo uno su 3 pensa di essere in grado di adattarsi a stare da solo.
I dati mostrano che l'86 % degli over 70 e l'80% dei più giovani prenderebbe una pillola per vivere più a lungo mentre pochissimi, appena uno su 10, sarebbero d'accordo a digiunare tre volte a settimana.
L'indagine, infine, sottolinea che l'Italia non è un Paese in grado di sopperire al meglio ai bisogni degli anziani, ma nonostante questo l'86% non sarebbe disposto a cambiare residenza pur di arrivare a 100 anni.
Il 46% dei 45-55enni pensa che troppi anziani tolgano risorse ai giovani, mentre appena il 20% degli over 70 ritiene che l'invecchiamento della popolazione possa ostacolare le nuove generazioni.