Sanihelp.it – La medicina geriatrica, che attinge dalla gerontologia (la scienza dell’invecchiamento), dalla medicina interna e dalla riabilitazione, è riconosciuta come un valido strumento per assistere in maniera adeguata la popolazione anziana che, in proporzione, rappresenta il gruppo più bisognoso di assistenza sanitaria in tutti gli Stati europei.
Il Rapporto 2012 sull’invecchiamento della popolazione, recentemente reso pubblico dalle Nazioni Unite, mostra che gli europei ultrasessantenni raggiungono il 22%, il doppio della percentuale che si riscontra nel resto del mondo; 1 su 5, oltre 33 milioni di persone, ha più di 80 anni e le Nazioni Unite stimano una crescita degli ultraottantenni fino a 68 milioni entro il 2050.
Se si considera che, secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), 30 milioni degli over 60 sono economicamente attivi e che 3 su 4 vivono da soli o col coniuge, è chiaro che ci sia bisogno di un impegno da parte dell’Europa per sostenere e promuovere il concetto di assistenza sanitaria specializzata per gli anziani.
Il congresso EUGMS 2013 si focalizza sul miglioramento dei risultati ottenuti dalle cure in medicina geriatrica. Risultati ottenuti con interventi, farmaci o applicando nuove tecnologie come la TAVI, l’impianto di valvola aortica per via transcatetere, una procedura mininvasiva introdotta nel 2002 per curare i pazienti con stenosi aortica grave e sintomatica, inoperabili o ad alto rischio per la tradizionale operazione a cuore aperto.
Si stima che il 4,6% dei settantacinquenni soffra di stenosi aortica grave, percentuale che arriva all’8% nelle persone di 85 anni e oltre. Per capire il coinvolgimento dei geriatri nella gestione dei pazienti con stenosi aortica e la loro esperienza con la procedura TAVI, EUGMS ha invitato i suoi membri a partecipare a un questionario online. Il sondaggio ha mostrato che c’è un forte potenziale per un maggiore coinvolgimento dei geriatri nella gestione dei pazienti.