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Malati in coma assistiti nel 70% dei casi da donne

Sanihelp.it – La Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Besta di Milano, assieme al Centro di Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica, ai rappresentanti di 78 centri italiani, 39 associazioni di familiari e pazienti, e alla FIMMG ha presentato, a Milano, i risultati finali del progetto nazionale Funzionamento e Disabilità negli Stati Vegetativi e negli Stati di Minima Coscienza.


L’età media dei pazienti adulti è di 55 anni e il 60% di loro è di genere maschile. La distanza media dall’evento acuto è di 5 anni per l’80% del campione e nel restante 20% che supera questo lasso di tempo si trovano diversi pazienti in SV o in SMC da più di 15 anni.

Il 70% dei pazienti è in SV mentre il 30% è in SMC. Da un punto di vista clinico, il 68% dei pazienti adulti ha la cannula tracheostomica, il 67% non presenta piaghe da decubito e il 94% si alimenta tramite PEG, un sondino nello stomaco. L’eziologia del campione è prevalentemente di origine non traumatica, dovuta ad anossia da arresto cardiocircolatorio o emorragie cerebrali.

Interessanti i dati anche sul campione di 487 caregiver: la grande maggioranza dichiara di aver ridotto tutte le attività nel tempo libero rispetto a prima dell’evento acuto del proprio caro.
Il 55.5% ha dichiarato di dedicare alla cura dei malati adulti più di tre ore al giorno. La maggior parte dei caregiver dei minori, invece, dichiara di prestare assistenza continua 24 ore al giorno. Il 29% dichiara di dedicarsi alla cura del paziente perché si sente il più adatto a farlo, il 14% perché non c’è nessun altro e molti hanno risposto che si occupano del loro caro per amore.

Il Progetto ha infine raccolto i dati di 1243 operatori socio-sanitari. Le analisi hanno riscontrato che diverse figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti con disturbi della coscienza riportano un impatto e uno stress lavorativo, che è maggiore per gli infermieri.

Tra i diversi obiettivi raggiunti dal progetto, è rilevante la creazione di una vasta rete di interconnessione tra i principali centri italiani che si occupano di persone in SV e SMC nelle diverse fasi del percorso terapeutico e tra le associazioni dei familiari. Il Besta sta sostenendo anche il progetto di ricerca biennale Centro Ricerche sul Coma, finanziato da Regione Lombardia, che sta realizzando uno studio multidisciplinare su pazienti con disordini della coscienza.

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