Sanihelp.it – I ricercatori dell'Istituto di Medicina Ambientale del Karolinska Institute di Stoccolma, insieme ai ricercatori dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno eseguito una stima dell'esposizione mondiale al fumo passivo e dell'impatto della malattia che ne consegue in bambini e adulti nel 2004.
Lo studio, che ha preso in esame i dati di 192 paesi, appena pubblicato sulla rivista The Lancet, dimostra che l'impatto maggiore ha riguardato le infezioni del basso tratto respiratorio in bambini di età inferiore a 5 anni (5 milioni e 939.000), la malattia ischemica cardiaca negli adulti (2 milioni e 836000) e infine l'asma in adulti (1 milione e 246000) e bambini (651000).
L’esposizione al fumo passivo è poi stata stimata essere causa di morte di oltre 600.000 persone, 379.000 persone per malattia ischemica cardiaca, 165.000 per infezioni del basso tratto respiratorio, 36.900 per asma e 21.400 per cancro al polmone.
«Ci si preoccupa dell’inquinamento atmosferico e sul lavoro, ma si dimentica spesso un inquinante molto diffuso che è quello derivante dal fumo passivo, sia nei locali pubblici, nella stragrande maggioranza dei paesi del mondo, che nei locali privati, sia di lavoro che domestici in tutti i paesi del mondo – dichiara il professor Umberto Tirelli, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori di Aviano – L’Italia è tra i pochi paesi che ha vietato il fumo nei locali pubblici con la legge del Ministro Sirchia e questo ha già inciso nella diminuzione della malattia ischemica cardiaca e inciderà sempre di più in futuro anche sui problemi respiratori dovuti all’asma e alle infezioni».