Sanihelp.it – I neonati che quando nascono sono al limite, ovvero non sono sottopeso, ma comunque dovrebbero pesare qualcosa in più, hanno più probabilità degli altri di avere bisogno di un supplemento di ferro: è quanto sostiene uno studio condotto presso una Università Svedese e pubblicato sulla rivista Pediatrics.
Una carenza di ferro può causare danni neurologici al bambino, ma anche un eccesso è dannoso: gli autori dello studio hanno somministrato a 285 bambini, al limite del peso alla nascita ovvero non sottopeso, ma neppure normopeso in maniera random placebo, 1 mg di ferro per kg di peso corporeo o 2 mg di ferro per kg di peso a partire dalla sesta settimana di vita e fino al sesto mese.
Dopo i 6 mesi i bambini con deficit di ferro sono stati soprattutto quelli del gruppo placebo: i ricercatori hanno concluso che i bambini normopeso nati da donne sane e ben nutrite, anche se allattati esclusivamente al seno hanno ferro a sufficienza per arrivare fino al sesto mese, ovvero allo svezzamento senza nessun problema di sorta.
I bambini che nascono sottopeso o sono al limite con il peso hanno invece bisogno di una supplementazione di ferro per arrivare allo svezzamento senza anemia. Servono ulteriori studi per accertare cosa può comportare un eccesso di vita durante i primi mesi di vita.