Sanihelp.it – L'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha appena pubblicato i risultati di un sondaggio di opinione sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro (SSL) condotto a livello europeo.
In base al sondaggio, sei europei su dieci prevedono che la recessione economica mondiale comporterà un deterioramento delle condizioni di lavoro, in particolare per quanto riguarda salute e sicurezza. Una significativa maggioranza degli intervistati (75%) in tutti gli Stati membri ritiene che i problemi di salute siano riconducibili almeno in una certa misura al lavoro.
Quando la disoccupazione aumenta, la preoccupazione maggiore è legata alla sicurezza immediata del posto di lavoro, più che alla garanzia di condizioni di lavoro sane e sicure. Interrogati su quali siano i fattori determinanti nella scelta di un nuovo lavoro, i cittadini dell'Unione europea hanno dichiarato che la sicurezza del posto di lavoro e il livello retributivo sono più importanti di condizioni di lavoro sane e sicure, che sono risultate al terzo posto nel sondaggio prima dell'orario di lavoro.
La notizia incoraggiante è che in molti degli Stati membri (in particolare dell'UE a 15) le persone si considerano bene informate sui rischi nei luoghi di lavoro e il 57% degli intervistati ritiene che la sicurezza e la salute sul lavoro siano migliorate negli ultimi cinque anni.
Il sondaggio riflette anche la diversità degli atteggiamenti nei confronti della SSL tra uomini e donne. I partecipanti di sesso maschile considerano la retribuzione (61%) e la sicurezza del posto di lavoro (55%) il fattore più importante quando si sceglie un nuovo lavoro, rispetto a percentuali più basse tra gli intervistati di sesso femminile (53% e 51%, rispettivamente). Per contro, le donne sembrano attribuire maggiore importanza all'orario (26%) rispetto agli uomini (19%).
I rischi per la sicurezza e la salute delle donne sul lavoro tendono a essere sottovalutati e ignorati. L'incompatibilità dell'orario di lavoro con la vita familiare, la doppia incombenza di cui le donne continuano a farsi carico in misura sproporzionata e il fatto che si insista maggiormente sugli infortuni nei luoghi di lavoro che sulla salute professionale (e quindi si rivolga l'attenzione ai settori e alle occupazioni dominate dagli uomini) sono alcuni dei nuovi problemi che vanno affrontati.