Sanihelp.it – Svolta nella lotta alla BPCO: dopo anni di ricerche, è stata messa a punto una nuova classe di farmaci, gli inibitori della fosfodiesterasi 4 (PDE4), che ha dimostrato di ridurre le complicanze polmonari, migliorando significativamente la qualità di vita del paziente.
La BPCO è una malattia polmonare cronica fortemente sottodiagnosticata e sottostimata. A livello mondiale, è responsabile di quattro decessi al minuto e l’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che sarà la terza causa principale di morte entro il 2030. In Italia si calcola vi siano 2.600.000 pazienti.
Quattro studi sperimentali condotti su roflumilast, capostipite di questa nuova classe di farmaci, che hanno coinvolto 4.500 pazienti in dieci paesi, Italia inclusa, hanno dimostrato che questa molecola produce una riduzione statisticamente significativa e clinicamente rilevante delle complicanze (crisi respiratorie che devono essere trattate con steroidi sistemici o che comportano il ricovero), anche nei pazienti che stavano già assumendo broncodilatatori.
Gli studi, pubblicati su Lancet , hanno mostrato una riduzione del 17% delle esacerbazioni moderate o gravi per paziente all’anno. La riduzione delle esacerbazioni avveniva a prescindere dal trattamento concomitante con i beta-2 antagonisti a lunga durata d’azione, una terapia standard broncodilatatrice.
Quando la nuova molecola è stata somministrata con le terapie standard nei due studi su sei mesi, si è osservata una chiara tendenza alla riduzione delle esacerbazioni, ben oltre quanto non si fosse riusciti a ottenere con le singole terapie.