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Turismo riproduttivo: Italia prima in Europa

Sanihelp.it – L'Italia è il primo Paese in Europa nel turismo riproduttivo: su tre coppie che cercano aiuto in un Paese straniero per avere un figlio, una è italiana. A svelarlo è lo studio condotto da ESHRE -European Society of Human Reproduction and Embryology- e da SISMER -Società italiana di studi di Medicina della Riproduzione- che è stato presentato al venticinquesimo congresso annuale dell'ESHRE di Amsterdam.


Lo studio condotto è il primo in grado di fornire queste informazioni in quanto i dati raccolti vengono direttamente dalle coppie. La ricerca si è basata sui questionari anonimi che sono stati consegnati alle coppie straniere presenti in 44 centri situati nei 6 Paesi europei in cui maggiormente emigrano le coppie (Spagna, Svizzera, Belgio, Slovenia, Repubblica Ceca e Danimarca).

Ogni anno sono circa 13mila le coppie che migrano in Europa. Si può stimare che, a livello europeo, il fenomeno coinvolga tra le 20mila e le 25mila coppie all'anno in questi 6 paesi; occorre ricordare che anche altri paesi (per esempio, Grecia, Russia e Ucraina) ricevono coppie straniere. L'entità del fenomeno è quindi ancora superiore.

Delle 1.230 coppie che si sono recate all'estero, quelle italiane sono le maggiormente rappresentate: 392, pari al 32%. Del resto, la legge italiana fino allo scorso aprile era la più restrittiva d'Europa. Dietro l'Italia c'è la Germania con il 14%, poi altri Paesi con percentuali inferiori al 12%.
Sono almeno 10mila le coppie italiane che ogni anno emigrano, tutte eterosessuali, sposate nella stragrande maggioranza (82%) o stabilmente conviventi (18%). L'età media delle donne è di 37 anni e mezzo.
 
Il 60% circa delle coppie voleva eseguire trattamenti illegali in Italia (donazione di seme, donazione di ovociti e, in minore misura, per la diagnosi genetica pre-impianto). Ma circa il 40% si è rivolto all'estero per eseguire trattamenti leciti in Italia, ma che credono essere più efficaci in paesi dove esiste una legge più liberale.

L'Italia è dunque il Paese europeo dove il fenomeno della migrazione per problemi riproduttivi è di gran lunga più frequente. I dati raccolti confermano che la Legge 40 è stata la maggiore responsabile di questo fenomeno, esponendo le coppie italiane a maggiori costi, rischi e discriminazioni rispetto agli altri cittadini europei. Ma lo studio è stato condotto prima della sentenza della Corte Costituzionale, che ha rimosso molti dei limiti prima presenti all'applicazione in Italia delle tecniche PMA. Grazie a questo nuovo contesto legislativo, molte coppie non dovranno più recarsi all'estero.

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FonteSISMER

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