Sanihelp.it – La Camera dei Deputati ha approvato il 21 febbraio scorso nel decreto milleproroghe uno stanziamento di 9 milioni di euro in tre anni (2008–2010), per l’adeguamento delle tariffe per cure termali riconosciute dal SSN e ferme dall’anno 2005.
«Siamo grati in primo luogo agli Onorevoli Massimo Vannucci e Gabriele Albonetti, che coordinano l’Associazione parlamentare Amici del Termalismo – ha dichiarato Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme, a margine del Consiglio Direttivo di Federturismo svoltosi a Milano presso la sede di Assolombarda – che hanno saputo far arrivare al nostro settore un primo, importate segnale concreto. Ci attendiamo che, dopo l’auspicabile approvazione da parte del Senato, il ministero della Salute e le Regioni vogliano dare tempestiva attuazione alla norma, avviando quanto prima il confronto con Federterme per il rinnovo delle tariffe termali per il prossimo triennio».
Come noto, il termalismo in Italia rappresenta un importante voce del sistema turistico con forti potenzialità di crescita, considerando circa 180 Comuni termali per un totale di oltre 350 aziende.
Le cure termali sono concesse dall’Inps a tutti i lavoratori iscritti, dipendenti e autonomi, per evitare, ritardare o rimuovere uno stato di invalidità.
Per poter fruire delle cure termali sono necessari cinque anni di assicurazione presso l’Inps e tre anni di retribuzione nel quinquennio precedente la domanda. Le cure possono essere praticate per forme bronco-catarrali e reumo-artropatiche; il costo è a carico del Servizio Sanitario Nazionalem mentre quello del soggiorno è a carico dell’Inps. L’assicurato è tenuto al pagamento del ticket (nella misura prevista dalla legge) e delle spese per il viaggio di andata e ritorno.
Le cure termali possono essere effettuate soltanto per cinque anni, fatta eccezione per alcuni casi particolari individuati dai medici dell’Inps. La domanda di cure termali va presentata alla sede Inps di residenza entro il 31 dicembre di ogni anno; per maggiori informazioni, e per conoscere l’elenco annuale delle strutture convenzionate, consultare www.inps.it