Sanihelp.it – A spingere le donne a provare il cerotto contraccettivo sono nel 73% dei casi le caratteristiche del prodotto (tollerabilità, minori problemi a livello gastrointestinale ed epatico) nel 38% dei casi la nuova modalità di somministrazione per via transdermica e nel 21% per seguire il consiglio del ginecologo.
Ad affermarlo è un recente studio dell’istituto IMS condotto su quasi 1000 donne utilizzatrici del cerotto.
Dalla ricerca è emerso che nella maggior parte dei casi (76%) c’è stato un riscontro positivo nel tempo e proprio questo fattore ha spinto le donne a proseguire nell’utilizzo del nuovo contraccettivo: in particolare al 95% di chi ha continuato ad usarlo è piaciuta la via trasnsdermica, nel 90% la praticità e nell’88% la torrelabilità.
È emerso che il cerotto è una via elettiva di somministrazione in tutte quelle donne che hanno problemi di intolleranza al lattosio, contenuto normalmente nelle pillole. L’81% delle donne, inoltre, ha dichiarato che la somministrazione settimanale è facile da ricordare.
Curioso il dato sulle reazioni del partner. Nel 90% dei casi, il partner non ha influito sulla decisione della donna, il 59% si è dimostrato d’accordo con la scelta a conferma che la visibilità del cerotto è ampliamente accettata.
La sede di applicazione preferita dalle donne è risultata essere il gluteo (42%) seguita dal braccio, dall’addome e dalla schiena.