Sanihelp.it – «Mater semper certa est», dicevano i nostri antenati.
Da allora la consapevolezza che la paternitàdi un figlio sia sempre incerta si è radicata nella società, tanto da giungere alla creazione di appositi test del Dna per verificare la reale identitàdel padre.
Certo i principi di monogamia e fedeltàreciproca dovrebbero mettere molte coppie al riparo da questi rischi, ma spesso la realtàè un’altra.
Un gruppo di ricercatori dell’Universitàdi Liverpool ha deciso di vederci più chiaro su quella che in gergo scientifico viene definita discrepanza di paternità, e per farlo ha analizzato e raggruppato centinaia di dati sulla paternitàraccolti in Inghilterra dal 1950 al 2004.
Il risultato è stato sorprendente: un padre su 25 cresce, senza saperlo, un figlio non suo.
La notizia, pur trattando una realtàcertamente non nuova, ha sollevato polemiche e sconcerto.
Come può una madre tacere al partner una cosa talmente importante? E anche nel caso la madre sia in dubbio, è lecito scegliere di non conoscere la paternitàdel nascituro senza parlarne con colui che, comunque, dovràfargli da padre?
Il tema è delicato e coinvolge sfere affettive profonde. Come reagirebbero davanti alla veritàquel 4% di uomini che senza saperlo sono padri non biologici?
La sofferenza certo sarebbe tanta, il dolore e la frustrazione rischierebbero di ritorcersi ingiustamente su quel figlio che non ha colpa, e forse è proprio questa la motivazione che spinge tante madri, consapevoli della realtà, a decidere di tacere.
Condannare o giustificare a priori è impossibile, ma una cosa è certa: l’amore per un figlio va ben oltre il corredo cromosomico.
È fatto di momenti quotidiani, di piccole e grandi sfide affrontate insieme, di lacrime e di sorrisi. Nessun padre può dimenticarlo, tanto più in una societàdi equilibri familiari complessi in cui figli biologici, figli di nuovi compagni e figli adottivi vivono insieme senza troppi pregiudizi sulla paternitàbiologica.
Indubbiamente è uno dei regali migliori dell’era moderna, anche se molti tendono a dimenticarlo: secondo lo studio, il numero di test del Dna commissionati via internet nel 2001 è stato di 300.000, contro i 190.000 del 1991. Fidarsi è bene, ma…
E tu come reagiresti se scoprissi di non essere il vero padre, o se dovessi tener segreta una paternitàscomoda?