Sanihelp.it – Il desiderio aumenta, e con lui la paura. Forse è la prima volta, ma entrambi i partner non sembrano comunque essere particolarmente esperti. Forse sono giovani. O magari hanno atteso per anni questo momento, spinti da convinzioni familiari o religiose. Ad un tratto lei accusa una smorfia di dolore. Non è estasi, non è passione. È come se lei fosse diventata un blocco di legno, nel quale non è dato modo di entrare. Lui si preoccupa per lei.
Crede di essere la prima vera causa di questo dolore e si pone il problema di avere avuto un approccio troppo impetuoso, troppo privo di tenerezza. Ma intanto l’eccitazione svanisce e non si riesce a recuperare la magia. Forse andrà meglio la prossima volta, ci si illude in coppia. la prossima volta, forse andrà ancora peggio. Abbiamo descritto una situazione abbastanza tipica in una coppia affetta da vaginismo. È vero, il problema è ovviamente di chi è titolare della vagina, cioè della donna, ma evitare di pensare a questo disturbo come ad un disturbo della sfera sessuale ed affettiva di entrambi rappresenta un errore di sottovalutazione di non poco conto, con conseguenze nefaste sul rapporto stesso. Il vaginismo è essenzialmente un impedimento alla penetrazione dato dalla resistenza, inconscia, offerta dalla muscolatura che circonda la vagina e agisce sul perineo.
Questa, nella donna, finisce talvolta con l’essere in tensione o con l’andare in tensione proprio in occasione del rapporto sessuale, stringendo il lume vaginale ed impedendo di fatto la penetrazione al compagno. Ebbene questa situazione, che ha spesso delle ragioni di tipo psicologico, sociale e culturale e meno frequentemente di tipo fisico e organico, deve sempre essere oggetto di una approfondite indagine da parte dello specialista sessuologo. In genere il vaginismo è legato all’ansia ed è la manifestazione evidente del timore che la donna ha di essere penetrata.
Può capitare per lo più in epoca adolescenziale, in occasione delle prime esperienze di rapporto completo, ma può anche insorgere dopo rapporti mal condotti, se la struttura psicologica della donna non è ancora ben maturata. Così come non è rara nelle donne che giungono vergini al matrimonio ed hanno avuto una educazione piuttosto rigida e molto controllata.