Sanihelp.it – Una donna su tre operata di tumore al seno ha subito una penalizzazione sul lavoro a causa della malattia. In molti casi i rapporti sociali dopo l’intervento rimangono gli stessi di prima ma non in tutti: per l’11% delle donne operate peggiora il rapporto con il partner, quello con i famigliari e conviventi (28%) e quello con gli amici e i colleghi (17%).
I dati provengono da un’indagine di Astra Ricerche commissionata da Europa Donna, associazione impegnata nel sensibilizzare ai problemi del tumore al seno. L’indagine ha coinvolto oltre 500 donne operate al seno tra il 1980 e il 2006 presso nove centri oncologici, tra cui l’Istituto europeo di oncologia di Milano, il Regina Elena di Roma e l’Istituto Giovanni Paolo II di Bari. Secondo la ricerca, la sofferenza psicologica e sociale delle donne è maggiore al sud: se l’intervento in sé è fonte di disagio nel 30% dei casi, lo è ancor di più la chemioterapia (59% di chi l’ha seguita).
Percentuale che, per le donne che l’hanno fatta in tempi più recenti e nel centro-sud, arriva a ben 20 punti percentuali sopra la media. Per il 57% delle donne il tumore al seno «è un’esperienza dura, ma che si può superare», mentre il 14% si sente «cambiata in meglio», perché fa crescere l’amore per la vita (44%) e l’importanza che si dà alle piccole cose (41%).
Anche se la conoscenza delle agevolazioni sul lavoro in caso di tumore è discreta (il 35% è informata sui permessi per le visite mediche, il 22% sul diritto di passare a una mansione più adatta), solo il 2-3% delle lavoratrici utilizza davvero questi diritti.