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L’aria di casa è più inquinata di quella esterna

Sanihelp.it – Oggi si parla molto di inquinamento e smog, sottovalutando l’aspetto della qualità dell’ambiente interno (IEQ – Indoor Environment Quality), eppure l’aria di una casa o di un ufficio può essere più inquinata di quella esterna. Questo perché, oltre agli inquinanti esterni, all’interno di un edificio sono presenti anche altri agenti nocivi, come la formaldeide, i pollini, gli acari e le muffe contenuti nelle tappezzerie e nelle moquette, o alcuni composti presenti nei prodotti di pulizia della casa. L’importanza di avere un’elevata qualità dell’aria interna (IAQ – Indoor Air Quality) è ancora maggiore se si considera che la popolazione urbana passa il 90-95% del proprio tempo in ambienti confinati.
Oltre alla qualità dell’aria, è importante valutare il clima interno, cioè le caratteristiche ambientali in termini di temperatura, umidità relativa e velocità dell’aria.


L’EIMO (Indoor Environment Monitoring & Management Organization), in collaborazione con HSA (Habitat Salute Architettura), centro di medicina dell’ambiente costruito, ha verificato il comfort interno di abitazioni e luoghi di lavoro. Dai dati emerge che nella maggior parte dei casi le temperature sono troppo elevate rispetto alla media di benessere ottimale di 21,5/22 gradi in inverno e 22/24 gradi in estate. Scarsa anche l’umidità relativa, che in condizioni di benessere ottimale dovrebbe essere compresa tra il 45% e il 55%.

Le conseguenze di una scarsa qualità dell’aria interna si riflettono sull’organismo umano attraverso una serie di sintomi, come il bruciore agli occhi e l’irritazione delle vie respiratorie, che possono sfociare in una vera e propria malattia, la Sick Building Syndrome (SBS). Altre patologie legate all’inquinamento interno sono la Building Related Illness (BRI), direttamente correlabile a sostanze contaminanti presenti negli ambienti interni, e la Multiple Chemical Sensitivity (MCS), malattia cronica causata dall’impossibilità di una persona di tollerare un ambiente chimico o una classe di sostanze chimiche.

Nonostante la pericolosità dell’inquinamento degli ambienti interni, la normativa a tutela della salute nei luoghi di lavoro è lacunosa, e per l’ambiente casalingo del tutto inesistente.

Per migliorare la qualità dell’ambiente in cui si vive bisogna intervenire sia a livello di progettazione dell’edificio attraverso un approccio bioclimatico (in modo che quest’ultimo abbia prestazioni atte a diminuire la necessità di riscaldamento e raffrescamento), sia sul risparmio energetico, con la riduzione dei consumi degli impianti.

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