Sanihelp.it – Secondo un recente studio che ha messo a confronto due farmaci per la cura dell’osteoporosi, Risedronato riduce di circa la metà il rischio di una frattura di femore rispetto ad Alendronato nel primo anno di terapia. Questi nuovi dati sono stati da poco pubblicati sull’autorevole rivista scientifica Osteoporosis International e presentati nell’ultimo congresso della SIOMMMS (Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro).
«Lo studio REAL è stato condotto su una grande popolazione, oltre 33.000 pazienti», ha dichiarato il Professor Stuart Silverman della University of California di Los Angeles coautore della ricerca «e i risultati di tale studio dimostrano come Risedronato riduca di quasi la metà il rischio di fratture di femore, rispetto ad Alendronato, sia dopo 6 mesi che dopo un anno. Questo studio fornisce ai medici informazioni aggiuntive sulle differenze tra i bisfosfonati e che Risedronato ha più probabilità di ridurre rapidamente il rischio di fratture di femore rispetto ad Alendronato. Ciò è importante per migliorare la qualità di vita dei nostri pazienti».
Lo studio, denominato REAL (RisEdronate, ALendronate), ha coinvolto 33.830 donne di eta’ pari o superiore a 65 anni, trattate con dosaggio settimanale di Risedronato o di Alendronato.
«I numeri dell’osteoporosi sono davvero impressionanti», avverte la professoressa Maria Luisa Brandi, Presidente della SIOMMMS «Nel mondo, le donne che ne soffrono sono circa 200 milioni».