Sanihelp.it – Lo studio condotto da ricercatori dell’università del Michigan cerca di supportare l’idea che le malattie del comportamento alimentare non dipendano solo da fattori sociali, ma anche da fattori biologici. Sembra infatti che le giovani donne che durante la gestazione siano entrate in contatto con il testosterone abbiano una minore probabilità di sviluppare disordini dell’alimentazione.
A questo proposito sono state studiate 538 coppie di gemelli e si è visto che le donne con un gemello maschio e che quindi nell’utero materno sono state esposte al testosterone più difficilmente sviluppano disordini alimentari rispetto alle donne con una gemella di sesso femminile.
È comunque un fatto che gli uomini meno delle donne soffrano di anoressia e bulimia forse perché il testosterone a cui sono costantemente esposti durante la vita fetale li preserva da questi disturbi.
Le malattie del comportamento alimentare, dunque, non possono essere dovute solo ai modelli imposti dalla nostra società.