Sanihelp.it – Di professione fa il veterinario e per arrotondare il medico di famiglia. Peccato che il secondo lavoro del quarantacinquenne di Catania non fosse esattamente a norma in quanto per le visite «umane» veniva utilizzato lo studio veterinario, le apparecchiature usate per fare diagnosi agli animali e altre strumentazioni non ancora riconosciute dal ministero perché appartenenti al campo della medicina quantistica.
Secondo la guardia di finanza il finto medico, ma vero veterinario, si occupava di gani, gatti, uccelli e convinceva i loro padroni a sottoporsi a visite nel suo studio per la cura di reumatismi, dolori articolari, cefalee, disturbi gastrici ed epatici.
Il pasticciaccio poi si complica perché il medico alterava le prescrizioni mediche e prescriveva prodotti omeopatici, bioterapici e fisioterapici totalmente al di fuori della pratica medica consentita dalla legge.