Sanihelp.it – Il livello di testosterone influisce sull’entità dei sintomi della depressione in età avanzata. Siccome la popolazione anziana è, via via che l’età media aumenta, sempre più colpita da ipogonadismo, la possibilità di fenomeni depressivi di massa si fa sempre più reale.
Dal 78àÂà° Congresso nazionale della Società italiana di urologia (SIU) arrivano però notizie confortanti in merito alla terapia sostitutiva con testosterone.
«Fino a pochi mesi fa non si sapeva che la terapia sostitutiva con testosterone migliorasse alcuni aspetti del maschio ipogonadico, non si conoscevano i rischi reali della somministrazione di testosterone e c’era la tendenza a non usarlo», spiega il prof. Francesco Sasso, urologo del Policlinico Gemelli di Roma, «Inoltre non era nota la reale correlazione tra terapia sostitutiva con testosterone e patologie prostatiche».
«È stato rilevato», fa notare l’urologo, «che nei pazienti trattati con testosterone non c’e’ una prevalenza di cancro alla prostata rispetto alla popolazione non trattata. Aumentano però i volumi prostatici e, pertanto, questi pazienti devono essere monitorati».