Sanihelp.it – Una persona su duecento è celiaca, ogni anno in Italia nascono circa 2.800 bambini intolleranti in maniera permanente al glutine, una proteina contenuta in alcuni cereali come frumento, grano, orzo, farro e segale, che provoca danni di entità variabile, a livello della mucosa dell’intestino.
Trattandosi di un’intolleranza genetica, celiaci non si diventa, si nasce: tuttavia lo si scopre soltanto in seguito, a volte in età adolescenziale o addirittura adulta. Più frequentemente però ciò si manifesta dopo il sesto mese di vita, quando le prime pappine a base di cereali (pastina, semolino, biscotti) iniziano a integrare la dieta del lattante. Il bambino, in questi casi, comincia a presentare arresto della crescita e calo di peso, appare magro, pallido, con masse muscolari ridotte e manifesta spesso irritazione.
In realtà la celiachia, che nella sua forma classica si presenta con diarrea cronica, può manifestarsi anche nelle forme cosiddette atipiche, soprattutto nei bambini più grandi e negli adulti. Queste forme sono caratterizzate prevalentemente da sintomi che non coinvolgono direttamente l’apparato intestinale: bassa statura, anemia, rachitismo, osteoporosi, ipoplasia dello smalto dentario, artralgia, afte orali recidivanti. In alcuni casi, inoltre, la celiachia può essere associata ad altre patologie ed è particolarmente presente nei pazienti affetti da sindrome di Down e sindrome di Turner.
Di fronte a sintomi sospetti è oggi piuttosto semplice escludere o accertare la presenza dell’intolleranza al glutine sottoponendo il soggetto ad alcuni test di screening.
E’ sufficiente un prelievo di sangue per effettuare il dosaggio degli anticorpi anti-endomisio e degli anticorpi anti-transglutaminasi umana, associati a un dosaggio degli anticorpi IgA, IgG, IgM totali nel siero. E solo in caso di positività, occorre sottoporsi a una biopsia digiunale.
Non esistono dei farmaci per curare la celiachia. Una volta confermata la diagnosi, l’unica medicina consiste nel seguire per tutta la vita, una rigorosa dieta priva di glutine. Devono essere così assolutamente esclusi, sostituendoli, tutti gli alimenti contenenti grano, orzo o cereali in genere. Anche le piccole quantità di glutine presenti in alcuni farmaci e persino nell’ostia per la comunione possono provocare danni a livello della mucosa intestinale.
Tuttavia, se si segue correttamente la dieta programmata con il proprio medico, non si vanno incontro a grossi problemi. E quando si fa uno strappo alla regola è sempre meglio controllare la presenza di glutine. L’attenzione quindi, deve essere una delle doti più sviluppate di un celiaco.