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Problemi di sesso? Gli Italiani più disinvolti degli olandesi

Sanihelp.it – Siamo abituati a pensare che i nord europei abbiano comportamenti sessuali più disinvolti e meno inibizioni a parlarne dei timidi inglesi o dei «macho» italiani.


Sembra invece che non sia proprio così.

Secondo un’indagine condotta da PROnet, network internazionale dei pazienti affetti da tumore alla prostata, su oltre 800 uomini con più di 40 anni, l’80% degli italiani e inglesi intervistati ha dichiarato di riferire senza timore al proprio medico eventuali problemi sessuali.

Per austriaci, tedeschi e olandesi la percentuali scendono sotto il 50%.

«Questi dati sono davvero preoccupanti» sostiene John Anderson, urologo presso il Royal Hallamshire Hospital di Sheffield, «l’imbarazzo nel parlare dei propri problemi sessuali può portare a nascondere al proprio medico i primi segnali del tumore della prostata, come difficoltà nella minzione, impotenza o presenza di sangue nel liquido seminale».

Il tumore prostatico è uno dei più comuni tumori tra gli individui di sesso maschile. Ogni anno vengono riscontrati 543.000 nuovi casi in tutto il mondo e nei Paesi sviluppati la malattia uccide circa 200.000 uomini, principalmente anziani.

La ricerca ha evidenziato anche che molti pensavano che per questa malattia la chirurgia fosse l’unico trattamento con possibilità di successo, e non sapevano che la radioterapia e la terapia ormonale sono altrettanto efficaci.

È quindi un buon consiglio da seguire quello di Anderson: «Tutti gli uomini di oltre 40 anni di età devono parlare di ogni eventuale sintomo del tumore prostatico con il proprio medico».

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