Sanihelp.it – Più di 3 milioni di persone soffrono di sclerosi multipla; solo in Italia i malati sono 52.000.
La sclerosi è una delle malattie più gravi del sistema nervoso centrale. Colpisce il fisico in maniera molto complessa, con una forte incidenza sulla vita sociale del malato e dei suoi familiari.
La cannabis viene utilizzata da alcuni malati per ridurre il dolore e la spasticità dei muscoli. Ma ci sono effetti concreti?
Se si escludono quattro piccoli studi, assolutamente incompleti, mai nessuno ha studiato ampiamente questo campo. Recentemente uno studio condotto su 657 malati da alcuni ricercatori del Peninsula Medical School di Plymouth ha cercato di verificare nel dettaglio gli effetti di questa sostanza.
I risultati non sono incoraggianti.
Nessuno dei trattamenti derivati dalla cannabis ha avuto effetti significativi sulla spasticità del muscolo così come misurati dalla «scala di Ashworth». Inoltre non si è evidenziato nessun effetto clinico positivo della cannabis sulla disabilità neurologica, lo svolgimento delle attività quotidiane, lo stato di benessere o l’umore.
Di contro, nonostante non ci siano risultati clinici apprezzabili, coloro che si sono sottoposti allo studio hanno ritenuto migliorate le loro condizioni. Quindi c’è un miglioramento della percezione del dolore o della spasticità dei muscoli, anche se questo miglioramento non si verifica.
In conclusione gli autori di questa ricerca, pubblicata sulla rivista Lancet, ritengono che risultati positivi possono essere riscontrati, ma che per fare ciò è necessario condurre un’altra ricerca più ampia e approfondita.
Mario Alberto Battaglia, presidente dell’Associazione italiana sclerosi multipla spinge affinché «in Italia sia promossa un’ampia ricerca, finanziata dal ministero della Salute, coinvolgendo i centri di riferimento per la malattia».
Fonte: Lancet