Sanihelp.it – Sulla rivista Journal of Psychopharmacology, è stato pubblicato un il risultato di un sondaggio realizzato tra consumatori di ecstasy europei, americani e australiani e quelli che assumono regolarmente la “droga da discoteca” hanno il 23% di probabilità in più di avere problemi di memoria rispetto ai non consumatori.
Secondo lo studio condotto dall’università inglese di Newcastle upon Tyne, se all’uso di ecstasy si combina anche quello di cannabis il risultato è una miriade di disturbi della memoria, che potrebbero evolvere negli anni, in una vera «bomba a orologeria» per le funzioni cognitive. Inoltre nei consumatori di cannabis risulta coinvolta anche la memoria a breve termine.
Nonostante alcune morti eclatanti causate dall’ecstasy, la percezione di questa sostanza da parte dei giovani consumatori è che si tratti di una droga sicura. Essi sostengono che fa aumentare la consapevolezza, esalta le emozioni e dà una sensazione di benessere. Tuttavia in alcune situazioni estreme, l’ecstasy può provocare picchi della temperatura corporea talmente elevati da poter risultare fatali.
«Secondo i consumatori l’uso di ecstasy è solo fonte di divertimento e al momento sembra assolutamente innocua», afferma il responsabile della ricerca Jacqui Rodgers dell’università britannica di Newcastle. «Invece i risultati della nostra indagine dimostrano una compromissione della memoria che deve essere fonte di preoccupazione.»
«Inoltre i consumatori della combinazione di ecstasy e cannabis sono doppiamente esposti al pericolo di compromettere sia la memoria a lungo termine sia quella a breve termine», conclude Rodgers.
FONTE: Journal of Psychopharmacology