Sanihelp.it – L’elettrocardiogramma (ECG) è il più comune e semplice esame cardiologico. Non comporta alcun tipo di rischio ed è assolutamente indolore. Serve per rilevare e trascrivere l’attività elettrica del cuore nelle sue attività di contrazione e rilassamento.
È sufficiente applicare elettrodi ai polsi, alle caviglie e sul petto per poter osservare una grande quantità di dati sull’attività del cuore.
Questo esame può essere effettuato a riposo o sotto sforzo.
Se viene effettuato a riposo si possono riscontrare le eventuali patologie alle arterie coronarie, che irrorano il miocardio. Ma si possono anche scoprire alterazioni del ritmo cardiaco come per esempio extrasistole o fibrillazione. Anche variazioni del volume cardiaco e della conduzione dell’impulso elettrico sono dei dati riscontrabili dall’elettrocardiogramma a riposo.
L’elettrocardiogramma da sforzo serve per poter evidenziare eventuali patologie latenti e anche i limiti di attività fisica oltre i quali non possono andare coloro che soffrono di scompensi coronarici.
Ma l’ECG è utile per tante altre diagnosi: se viene eseguito mentre siamo affetti da un dolore sospetto può stabilire se la sua origine è cardiaca.
Un aspetto molto importante è che può mostrare tracce lasciate da patologie risalenti a molto tempo prima. Questo aspetto fondamentale per la diagnosi, anche successiva, dell’infarto.