Sanihelp.it – Il motivo per cui i vendemmiatori francesi non soffrivano quasi mai di disturbi delle vene rimase a lungo un mistero, finché qualcuno non scoprì che durante la vendemmia i vignaioli erano soliti raccogliere le foglie di vite rossa per farne infusi e impasti.
Gli infusi di foglie venivano assunti regolarmente in piccole dosi, mentre gli impasti venivano applicati sulle gambe per alleviarne il gonfiore e il dolore di una giornata di lavoro sui campi.
Fu così che si tramandò il segreto dell’utilizzo di questa preziosa pianta officinale nel trattamento dell’ insufficienza venosa cronica degli arti inferiori.
La vite è un arbusto rampicante, appartenente alla famiglia delle vitaceae, molto sfruttata nell' omeopatia, e nella medicina alternativa in genere, per i suoi principi attivi contenuti soprattutto nelle foglie, ma anche nei tralci, nelle radici, nelle gemme e nella linfa dei rami.
Tali principi sono i flavonoidi, i tartrati, gli acidi organici (tartarico e malico), le pectine, i glucosidi, le vitamine e i sali minerali (bitartrato di potassio e di calcio).
Il colore rosso sangue delle foglie della varietà tinctoria nel periodo autunnale è dovuto alla ricca presenza di tannini antociani, elementi dello stesso tipo della vitamina P, che agiscono contro le sostanze ossidanti che alimentano le pareti vascolari favorendo l’infiammazione e l’edema.
Per l’elevata presenza di tannini le foglie dell'uva hanno una proprietà vasoprotettrice sia a livello delle arteriole che delle venule.
Il microcircolo (soprattutto il retinico) si rafforza grazie alla diminuzione della permeabilità dei vasi e all’aumento della loro resistenza, in conseguenza della stabilizzazione del collagene.
Utilissima dunque la vitis vinifera in tutte le patologie ove sia necessario un miglioramento del circolo arterovenoso:
affezioni venose ( varici, emorroidi, eritrosi, geloni)
malattie cardiache
arteriosclerosi
emorragie retiniche
alterazioni del circolo degli arti inferiori ( flebiti e ulcere)
disturbi della menopausa ( metrorragie)
fragilità capillare ( couperose del viso e piccoli ematomi sulle gambe)
regole dolorose
dissenteria
oliguria
cellulite.
La vite è quindi un’ottima soluzione per le persone costrette a rimanere in piedi per parecchie ore consecutive, in quanto previene i sintomi dei problemi circolatori, quali pesantezza e gonfiore alle gambe, dolori, formicolio e crampi.
E non è tutto.
Oltre alle note proprietà diuretiche, rinfrescanti, dietetiche e antinfiammatorie, le foglie e i viticci raccolti durante l'estate sono ritenuti un ottimo depurativo del sangue, particolarmente adatto ai sofferenti di gotta e artrosi, mentre i fiori e i frutti spesso sono utilizzati per aromatizzare le tisane.
Gambe: più vita con la vite!
Speciale Uva e Vino