Sanihelp.it – I cannabinoidi hanno un ruolo decisivo nel’indebolimento delle ossa e potrebbero essere la casua dell’osteoporosi. Uno studio dell’università inglese di Aberdeen ha rilevato che sulla superficie delle ossa essitono dei recettori che si legano facilmente ai cannabinoidi e quando questo accade, si registra un indebolimento strutturare della struttura ossea.
Lo studio ha dimostrato che se al posto dei cannabinoidi intervengono dei farmaci la situazione cambia e si aprono nuove prospettive di cura come spiega il coordinatore dello studio pubblicato su Nature Stuart Ralston: «La scoperta che i composti che bloccano l’azione dei cannabinoidi sono molto efficaci nel prevenire l’indebolimento delle ossa e’ particolarmente interessante perché dimostra che questi farmaci possono aprire la via ad un nuovo approccio nella cura dell’osteoporosi».
«La ricerca non è stata fatta sui fumatori di cannabis», ha aggiunto il professore «ma si può affermare che un uso eccessivo potrebbe stimolare eccessivamente i recettori che si trovano sulle cellule delle ossa, con conseguenza negative».