HomeSalute BenessereSalutePer la salute del cuore servono le mosse giuste

Per la salute del cuore servono le mosse giuste

Una campagna a favore del cuore

Sanihelp.it – Le malattie cardiovascolari vantano purtroppo molti primati. In Italia sono le patologie più diffuse e colpiscono circa 5,5 milioni di persone, poco meno di una persona su 10; sono la prima causa di ricovero ospedaliero, con circa 1 milione di casi  per infarto, ictus o altre forme di ischemia e per finire sono ancora la principale causa di morte rappresentando quasi il 36% di tutti i decessi.


Sempre restando in Italia si calcola che i costi sanitari diretti per queste patologie ammontino a circa 16 miliardi di euro, ai quali sono da aggiungere oltre 5 miliardi di costi indiretti.

Ecco perché è così importante fare prevenzione, soprattutto quella secondaria che riguarda coloro che hanno già subìto un evento cardiovascolare.

Ma le mosse devono essere quelle giuste. Come diceva infatti il grande maestro di scacchi Al Horowitz, una mossa cattiva può rovinarne quaranta ben giocate. Anche nella prevenzione cardiovascolare, ancora di più dopo un infarto o un ictus, quando il rischio di uno scacco matto è da evitare a ogni costo.

«Il cuore conta su di te – Fai la mossa giusta» è la nuova campagna multicanale promossa da Fondazione Italiana per il Cuore e Amgen Italia e rivolta ai pazienti che hanno subìto un evento cardiovascolare acuto.

«È fondamentale che quest’ultima categoria di pazienti sia sempre sollecitata e aiutata a mantenere un livello di attenzione adeguato sui corretti stili di vita da seguire» raccomanda il professor Furio Colivicchi, presidente eletto dell’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) e direttore del Reparto di Cardiologia dell’Ospedale San Filippo Neri di Roma.

In particolare è basilare  il controllo del colesterolo LDL, che non è da considerare un fattore di rischio, ma la causa stessa della malattia, perché responsabile del meccanismo che porta all'ostruzione delle arterie e quindi all’infarto. Il controllo dei livelli di colesterolo LDL nel sangue è il centro tanto della prevenzione secondaria quanto dell'intervento terapeutico.

Un’esigenza ancora più importante in questo periodo, poiché il Covid-19 ha avuto e sta continuando ad avere ripercussioni molto negative sullo stato di salute dei pazienti affetti da malattie cardiovascolari.

Tra i tanti controlli mancati, proprio per via della pandemia, ci sono quelli sui valori di colesterolo LDL che oggi si possono abbassare con nuove classi di farmaci, tra le quali spiccano gli inibitori della PCSK9 che hanno dimostrato di avere un’ottima efficacia nel ridurre i livelli di colesterolo LDL, arrivando anche oltre il 50%, e un eccellente profilo di tollerabilità e sicurezza.

Di importanza fondamentale per la prevenzione è il coinvolgimento dei pazienti. «Vanno informati su quanto una terapia efficace abbia risvolti positivi sulla loro qualità di vita e allontani il rischio di incorrere in un successivo evento cardiovascolare» afferma il professor Giovanni Esposito, presidente eletto GISE (Società italiana di cardiologia interventistica) e direttore di Cardiologia, Emodinamica ed UTIC dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli.

«Proprio perché l’emergenza Covid sta ostacolando quest’attività all’interno delle strutture, diventa allora importante non solo seguire a distanza i soggetti in terapia con il teleconsulto, ma anche attivare quanti più canali alternativi per continuare a sensibilizzarli».

Proprio come avviene, mossa dopo mossa, sulla scacchiera del sito ilcuorecontasudite.it dove le persone con un rischio cardiovascolare, e anche i loro eventuali caregiver, possono apprendere le buone abitudini per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo, verificare con un test la validità o meno dei comportamenti messi in atto e approfondire la conoscenza delle terapie. Maggiori informazioni su ilcuorecontasudite.it, sulla pagina FB di Fondazione Italiana per il Cuore e sulla pagina Linkedin Amgen Italy

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