Messaggio pubblicitario: la posizione non è casuale
Pubblicato il: 02-12-2020

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Sanihelp.it - Il messaggio pubblicitario che si inserisce per favorire la vendita degli oggetti viene posizionato in punti ben specifici del prodotto in questione.
A sottolinearlo uno studio condotto presso l’Università di Milano Bicocca e pubblicato sulla rivista Heliyon (Cell Press).
Gli autori dello studio propongono l’esempio del messaggio pubblicitario di una bevanda alcolica, che deve promuovere il prodotto, ma al al contempo deve scoraggiarne l’abuso, soprattutto prima di mettersi alla guida.
In generale la frase Bevi responsabilmente, ovvero il disclaimer spesso si colloca in basso.
«Lo spazio visivo non è uniforme per quello che riguarda la nostra capacità di indirizzarvi l’attenzione. Siamo molto più bravi ad orientare l’attenzione sopra il meridiano orizzontale (al di sopra del nostro naso), dove siamo più veloci (un decimo di secondo in meno) e compiamo meno errori nel rilevare uno stimolo bersaglio» chiarisce Alice Mado Proverbio, docente di psicobiologia e psicologia fisiologica di Milano-Bicocca.
«Il nostro studio, appena pubblicato su Heliyon (Cell Press) – prosegue la professoressa – e realizzato insieme al team di ricerca del professor Alberto Zani dell’Università Vita- Salute San Raffaele, ha delineato i meccanismi neurobiologici di questa »anisotropia attentiva» (cioè la proprietà per cui l’attenzione non si diffonde uniformemente nello spazio visivo), misurando sia i potenziali bioelettrici osservati alla superficie del capo che i loro generatori intracerebrali».

Università di Milano Bicocca
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