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Come funziona l’assicurazione per il cane?

Sanihelp.it – Vogliamo sempre il meglio per i nostri amici a quattro zampe, soprattutto dal punto di vista della salute e del benessere nella vita quotidiana. Si sente spesso parlare delle assicurazioni per il cane come di strumenti molto utili a metterlo al riparo da potenziali eventi negativi e anche a tutelare i suoi proprietari per quanto concerne la sfera economica. Assicurare il cane è un gesto di civiltà che non si lega necessariamente alla taglia dell’animale: questo strumento potrà essere infatti attivato sia nel caso in cui si possiedano esemplari di grossa taglia che cuccioli o cagnolini di più ridotte dimensioni.


L’assicurazione per il cane funziona esattamente come qualsiasi altra polizza e, in particolare, è pensata per i proprietari di un cane che vogliano essere tutelati sia dai possibili danni che l’animale potrebbe causare con il suo comportamento sia nei confronti delle spese sanitarie da sostenere per mantenerlo in perfetta salute. L’assicurazione per il cane prevede che venga stabilito un massimale per ciascuna tipologia di copertura (ad esempio quella per danni causati a terzi), mentre invece l’assicurazione sanitaria prevede una copertura espressamente per i costi veterinari.

Quali coperture è possibile ottenere sottoscrivendo la polizza

I cani sono spesso iperattivi ed esuberanti, inoltre possiedono un istinto protettivo innato che rende l’animale domestico più esposto alla possibilità di causare con il proprio comportamento danni a terze persone. E in certi casi sono proprio queste ultime che, con il loro modo di fare spesso troppo socievole o comunque non adeguato alla situazione, contribuiscono a scatenare reazioni aggressive o violente da parte di Fido.

Basta un attimo a stravolgere la situazione: un gatto che passa prontamente rincorso a tutta velocità o magari il senso di protezione nei nostri confronti, che porta l’animale a mordere qualcuno. Ma quali sono le principali coperture che è possibile ottenere sottoscrivendo un’assicurazione per il cane? In primis il riferimento è alla copertura per danni nei confronti di terzi, se per esempio il cane scappa o viene perduto l’assicurazione paga per i danni eventualmente causati dal suo comportamento a terze persone. C’è poi la tutela veterinaria, la quale prevede che la polizza copra le spese sanitarie – spesso molto ingenti – necessarie a curare l’animale. Infine abbiamo la tutela legale, che riguarda eventuali controversie con persone che abbiano avuto dei danni a causa del comportamento del cane (vengono coperte le spese legali).

Assicurazione del cane: ecco quando è obbligatoria

In molti si chiedono se il solo fatto di possedere un cane implichi l'obbligatorietà per quanto concerne l’attivazione della polizza assicurativa. La risposta è sì, ma comunque solo in certi casi e in ogni caso mai in riferimento a determinate razze di cani prestabilite. Esisteva fino al 2009 un registro ad hoc contenente tutte le razze definite ‘pericolose e a rischio’. Cosa accadeva? Che gli animali appartenenti ad esse avevano l’obbligo di essere assicurati. L’elenco è stato poi cancellato e rimosso, dal momento che del comportamento dell’animale è più giusto che sia ritenuto responsabile il proprietario. Con il cane che, però, non può essere determinato dal fatto di appartenere a una razza ben precisa.

Resta comunque l’obbligo dell’assicurazione nel caso in cui vi siano segnalazioni di quell’esemplare da parte di un veterinario, in genere nel caso in cui l’animale sia stato protagonista di episodi violenti o di aggressioni. Accade allora che esso venga inserito tra i cani ‘a elevato rischio di aggressività’, il che di conseguenza comporta che l’attivazione della polizza di responsabilità civile per danni a terzi diventi obbligatoria. Sempre in tema di necessità di assicurazione dell’animale, sarà anche corretto precisare come la polizza possa rivelarsi particolarmente utile in caso di viaggi all’estero (anche se in Paesi come Canada e Stati Uniti si dovrà prestare un surplus di attenzione, visto che possiedono regolamentazioni e normative specifiche).

Quanto costa assicurare il cane

Ci sono molti fattori che entrano in gioco quando si tratta di assicurare un animale domestico, ne possiamo mettere in evidenza almeno tre. Si tratta del tipo di animale, della sua età e soprattutto della razza (è questo l’elemento che risulterà più significativo per determinare il prezzo della polizza assicurativa). Chiaramente assicurare un bassotto sarà meno costoso rispetto all’eventualità in cui si possieda un dobermann, mentre per quanto riguarda nello specifico l’elemento dell’età anagrafica esso inciderà soprattutto in relazione alle spese di tipo veterinario visto che un cucciolo avrà meno possibilità di ammalarsi rispetto a un soggetto anziano o comunque in età più avanzata.

Per quanto riguarda l’assicurazione sanitaria in particolare, essa è di tipo preventivo e il suo ambito applicativo è quello medico e assistenziale. L’obiettivo che ci si offre di raggiungere è riuscire a tutelare la salute degli amici a quattro zampe e, nello specifico, la polizza interviene in caso di:

ricoveri presso una clinica;

intervento chirurgico;

infortunio;

malattie con rimborso per medicine ed esami specifici;

riabilitazione in seguito a ricovero.

Alcune tipologie di polizza assicurativa offrono infine dei pacchetti completi, coprendo quindi sia le spese sanitarie che gli eventuali danni causati a terzi. Possono inoltre essere attivati anche altri servizi extra, come ad esempio un’assistenza no stop h24 per cercare un animale che sia stato smarrito o comunque in qualsiasi difficoltà che possa verificarsi, specie quando ci si trova lontano dalla propria casa.

L’ideale prima di optare definitivamente per un certo tipo di prodotto sarà individuare la polizza assicurativa che più risulta in linea con le personali esigenze e con le caratteristiche del proprio animale domestico. La consultazione approfondita delle condizioni contrattuali risulterà insomma più che necessaria e potrà fare la differenza.

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