Sanihelp.it – Pancia gonfia, sensazione di tensione allo stomaco, flatulenza… Probabilmente stai ingerendo troppa aria e forse soffri di aerofagia. Disturbo digestivo più fastidioso che grave e senza complicazioni importanti nella maggior parte dei casi, può tuttavia causare dolori più o meno forti e richiedere una visita dal medico. Quest'ultimo potrà poi consigliarti alcuni accorgimenti dietetici, una nuova dieta e invitarti ad adottare nuove abitudini di vita.
Cos'è l'aerofagia?
L’aerofagia è un disturbo digestivo caratterizzato da una concentrazione troppo elevata di aria nel sistema digestivo. Normalmente tutti noi 'inghiottiamo' dai 2 ai 4 litri d'aria al giorno, sia parlando, bevendo o, soprattutto, mangiando. Le persone che soffrono di aerofagia semplicemente ingeriscono un volume di gas maggiore della media, il che provoca diversi disturbi digestivi.
Quali sono i sintomi dell'aerofagia?
I sintomi dell’aerofagia sono lievi ma fastidiosi. Nella maggior parte dei casi si manifestano sotto forma di gonfiore ed eruttazione più o meno dolorosi. Il corpo cerca di evacuare l'aria in eccesso, provocando rutti prematuri nel mezzo di un pasto o dopo aver mangiato. Una parte dell'aria può anche essere rilasciata sotto forma di flatulenza.
Quali sono le cause dell’aerofagia?
Esistono diverse possibili cause di aerofagia, ma il problema più spesso deriva dalla dieta. Il consumo eccessivo di alcuni alimenti (bibite, alcol e caffè), gli spuntini fuori pasto o il semplice fatto di mangiare troppo in fretta, senza prendersi il tempo di masticare correttamente, sono sufficienti per scatenare un attacco di aerofagia. Anche il consumo eccessivo di gomme da masticare e caramelle tutto il giorno è un fattore aggravante di questo disturbo digestivo. Uno stress significativo può anche portare a disturbi digestivi come l’aerofagia.
Gli attacchi aerofagici sono talvolta legati anche all'influenza: essendo il naso congestionato, la respirazione avviene principalmente attraverso la bocca, da qui l'eccesso di aria nel sistema digestivo. Molto più raramente, infine, l'aerofagia può essere dovuta ad una parassitosi intestinale, la giardiasi, ma si accompagna poi ad altri sintomi, in particolare diarrea, perdita di peso e forte affaticamento. La giardiasi è solitamente causata dall'ingestione di acqua contaminata dal parassita e si risolve spontaneamente entro un mese. Talvolta è necessario un trattamento antibiotico per accelerare la guarigione.
Quali cibi evitare per combattere l’aerofagia?
Nel complesso andrebbero evitati tutti i cibi gassati (contenenti molta aria), come ad esempio le bevande gassate, il pangrattato, i soufflé, i gelati, la panna montata o anche le meringhe e gli albumi. Da evitare anche gli alimenti che tendono a fermentare e a produrre gas nell'apparato digerente, come cavoli, broccoli, verdure secche (lenticchie, ceci, fagioli secchi in particolare), carciofi, cibi molto ricchi di grassi (come le patatine fritte), cipolle, banane, frutta secca, meloni o formaggi fermentati (brie per esempio).
Le bevande fermentate come gli alcolici non sono raccomandate. Puoi anche eliminare il latte dalla tua dieta per alcune settimane per verificare se la tua aerofagia non è legata alla fermentazione del lattosio (lo zucchero principale del latte) nell'intestino. Riduci anche un po' il consumo di alcuni alimenti ricchi di amido, in particolare pasta e patate. Infine, non masticare gomme e/o evitare di succhiare caramelle durante la giornata: ciò aumenta la quantità di aria ingerita.
Cosa mangiare quando si soffre di aerofagia?
Aggiungendo regolarmente erbe aromatiche ai tuoi pasti, tra cui timo, rosmarino e anice, potrai ridurre la sensazione di gonfiore e la produzione di gas intestinali. Gli enzimi presenti nella papaya fresca e nell'ananas fresco, soprattutto se i due frutti vengono consumati insieme, possono essere utili anche in caso di aerofagia, perché facilitano la digestione e combattono gonfiore e gas. Oltre a questo, assicurati di mangiare lentamente e senza parlare troppo per ingoiare meno aria durante i pasti.
Trattamenti: come trattare l'aerofagia?
Gli esercizi antigonfiore possono fornire sollievo durante gli attacchi di aerofagia. Sono utili anche diversi oli essenziali, in particolare l'olio essenziale di dragoncello: assumerne una goccia in un cucchiaino di miele prima di ogni pasto per tre giorni per una migliore digestione. L’olio essenziale di menta piperita favorisce anche la digestione.
Talvolta può essere attuato anche un trattamento farmacologico: di solito comprende farmaci a base di simeticone per una migliore evacuazione dei gas, e/o farmaci mirati a ridurre il gonfiore a base di bromuro di pinaverio o addirittura trimebutina. I probiotici possono anche aiutare a ridurre il gonfiore che può causare aerofagia.
Inoltre, se la tua aerofagia è legata a uno stato ansioso, devi combattere lo stress. Lo yoga o anche i messaggi rilassanti possono aiutarti a rilassarti. Sotto forma di infuso, la melissa può essere un buon alleato in caso di aerofagia legata allo stress.
Esercizi, respirazione… Come superare un attacco di aerofagia?
Per evacuare il gas ci sono alcuni esercizi. Puoi riprodurre la seguente posizione: sdraiati sulla schiena e porta una gamba piegata dopo l'altra al petto. Quindi espira e stringi le ginocchia con le mani in modo che lo stomaco venga 'premuto' dalle cosce. Per massaggiare delicatamente la pancia con il respiro, puoi anche sederti sui glutei e sui talloni: appoggia la pancia sulle cosce e appoggia la fronte a terra. Tieni le braccia lungo il corpo. Infine puoi massaggiare la pancia in senso orario preferibilmente con le mani calde.