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La regola del 3 nel public speaking

Public speaking senza stress

Sanihelp.it – Il public speaking, ovvero l’arte di parlare in pubblico, è una competenza fondamentale per chi vuole comunicare efficacemente, persuadere, informare, intrattenere o ispirare gli ascoltatori. Per fare un buon discorso, esistono diverse tecniche e strategie, ma una delle più semplici e potenti è la regola del 3, che si basa sul principio che le cose presentate in gruppi di tre sono più facili da ricordare, da capire e da apprezzare.


Cosa sono i 3 setacci di Socrate

I 3 setacci di Socrate sono una metafora che illustra la regola del 3 applicata al contenuto del discorso. Secondo una leggenda, un giorno un uomo si avvicinò al filosofo Socrate e gli disse di avere una notizia importante da raccontargli. Socrate gli chiese di passare la notizia attraverso tre setacci: quello della verità, quello della bontà e quello dell’utilità. Se la notizia non fosse stata vera, buona o utile, non avrebbe avuto senso riferirla. Questo episodio insegna che, prima di parlare in pubblico, dobbiamo filtrare il messaggio con questi tre criteri, per renderlo più credibile, etico e rilevante.

Come si costruisce un discorso

La regola del 3 si può usare anche per strutturare il discorso in modo chiaro e coerente. Un discorso efficace si compone di tre parti fondamentali: l’introduzione, lo sviluppo e la conclusione.

Nell’introduzione, si presenta il tema, si cattura l’attenzione, si crea una connessione con il pubblico e si anticipa l’obiettivo. Nello sviluppo, si argomenta il tema, si forniscono dati, esempi, storie, testimonianze e si rispondono alle possibili domande o obiezioni. Nella conclusione, si riassume il messaggio principale, si rafforza l’impatto emotivo, si invita all’azione e si ringrazia il pubblico.

Come fare per farsi ricordare

La regola del 3 si può sfruttare anche per rendere il discorso più memorabile e coinvolgente. Alcuni modi per farlo sono:

Usare delle formule trinomie, ovvero delle espressioni composte da tre parole o concetti che creano un effetto ritmico e armonico, come »libertà, uguaglianza, fraternità» o «sangue, sudore e lacrime»;

Ripetere tre volte lo stesso concetto, con parole diverse o con una progressione crescente, per enfatizzarlo e sottolinearlo, come »Io ho un sogno, un sogno profondo, un sogno che mi anima» o «Veni, vidi, vici»;

Usare delle analogie, delle metafore o delle similitudini che coinvolgano tre elementi, per creare delle immagini suggestive e stimolanti, come «La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita» o «Il tempo è denaro, il denaro è potere, il potere è corruzione'.

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