Sanihelp.it – Dimenticati, discriminati, depressi. Disorientati in ambulatori che non rispondono alle loro esigenze e li lasciano senza una diagnosi, delusi dalle istituzioni, sia perché non rispondono alle sollecitazioni dei malati, sia per il diritto a terapie adeguate e moderne.
È il ritratto dei malati di psoriasi secondo l'Adipso (Associazione per la difesa degli psoriasici) in occasione della Giornata Mondiale della Psoriasi del 29 ottobre, che lancia l’allarme: su tre milioni di malati, almeno 750 mila non ricevono cure adeguate, rischiando che la malattia progredisca e diventi sempre più grave, e avrebbero bisogno, invece, di farmaci di nuova generazione.
Tanti malati, affetti da forme lievi o misconosciute di psoriasi, non ricevono neppure la diagnosi, primo passo per evitare l’evoluzione della malattia verso forme più gravi o verso l’artrite psoriasica, invalidante e con un forte impatto sulla qualità di vita. Una volta ottenuta la diagnosi, ricevere le cure è un’odissea: molti dei centri sono in difficoltà così i malati si sentono consigliare di interrompere la terapia o di aspettare l’anno successivo.
Nei Centri di riferimento i malati possono essere presi in carico e valutati anche per le altre patologie che spesso si accompagnano alla psoriasi, per esempio ipertensione o ipercolesterolemia: è importante valutare i malati nel complesso e curarli a 360 gradi.
Purtroppo invece ogg,i anche a causa della crisi, si registra una flessione dei malati che si presentano negli ospedali e molti non acquistano i farmaci prescritti. A questo si aggiunge il fatto che l’accesso alle terapie biologiche, rimborsate dal Servizio Sanitario Nazionale per i malati gravi, non è garantito ovunque.
La psoriasi è stata riconosciuta come malattia non trasmissibile grave dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2014, che ha sottolineato come serva una maggiore sensibilizzazione: uno psoriasico grave non curato non va al lavoro, non può prendersi cura della famiglia, è spesso costretto al ricovero e finisce non di rado nel tunnel della depressione: i costi sono elevatissimi, maggiori della prescrizione di farmaci adeguati.