Sanihelp.it – Numerosi studi scientifici hanno evidenziato come l’obesità rappresenti un fattore di rischio per lo sviluppo di Alzheimer: ora uno studio pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry ha evidenziato come l’obesità a 50 anni rende più precoce l’insorgenza di demenza.
Lo studio, a lungo termine, ha coinvolto 1394 adulti, nessuno affetto da demenza a inizio studio; a fine studio ha sviluppato la patologia circa il 10% del campione iniziale.
Questo studio ha evidenziato come l’età media di diagnosi di Alzheimer si è rivelata 83 anni, ma l’età di insorgenza si è rivelata tanto più precoce quanto più si discostava dalla norma l’indice di massa corporea (IMC) di questi pazienti all’età di 50 anni.
Anche tenendo conto dei fattori i rischio per lo sviluppo di Alzheimer come l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, il diabete, il vizio del fumo, la correlazione scoperta è rimasta la stessa.
Resta da capire se a rendere più precoce l’esordio di Alzheimer sia il sovrappeso o la cattiva qualità della dieta seguita.