Sanihelp.it – Uno studio recentemente presentato all’International Stroke Conference, patrocinato dall’American Stroke Association's ha rivelato come la carenza di vitamina D può rendere più difficile la ripresa dopo un ictus e come forse predispone maggiormente al rischio ictus.
Lo studio, di piccole dimensioni, ha incluso 96 pazienti colpiti da ictus ischemico e ricoverati in ospedale per questo fra il 2013 e il 2014.
I pazienti con carenza di vitamina D, ovvero con livelli sierici inferiori ai 30 ngml hanno evidenziato una maggiore quantità di tessuto necrotico nelle aree colpite da ictus, rispetto ai pazienti con livelli di vitamina D nella norma.
I ricercatori hanno anche scoperto che per ogni 10ngml di vitamina D circolanti inferiori alla quota raccomandata, vi è un dimezzamento nelle probabilità di una buona ripresa successiva all’ictus, indipendentemente dall’età del paziente e da quanto grave sia stato inizialmente l’evento ischemico.
Se lo studio in questione troverà ulteriori riscontri sarà logico supporre che la supplementazione con vitamina D potrebbe ridurre il rischio ictus nei pazienti a rischio.