Sanihelp.it – Si è da poco celebrata la giornata mondiale del sonno e l’evento ha sottolineato come, dormire bene e il giusto numero di ore per molte persone sia una vera e propria utopia.
Oltre a migliorare la propria igiene del sonno, ad avere sempre l’accortezza di non usare gli schermi a ridosso dell’orario del risposo, la qualità del sonno si potrebbe migliorare utilizzando un altro piccolo stratagemma.
A suggerirlo uno studio condotto in collaborazione da ricercatori della Scuola di Psicologia dell'Università di Cardiff (Regno Unito), della Scuola IMT Alti Studi Lucca, dell'Università di Padova e della Northwestern University di Chicago e pubblicato sulla rivista Sleep.
Per lo studio sono stati reclutate 122 persone.
In un primo studio sono state seguite 94 persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni: per una settimana hanno indossato una mascherina per gli occhi prima di esserne privati la settimana successiva (oppure indossavano una mascherina con dei buchi per studiare il possibile disagio dell'indossare una mascherina).
Nei test condotti negli ultimi due giorni di ogni settimana, i ricercatori hanno scoperto che i partecipanti hanno ottenuto risultati migliori in un compito di associazione di parole.
Nel secondo esperimento 35 volontari di età compresa tra 18 e 35 anni sono stati invitati a indossare una maschera per gli occhi e una fascia per misurare l'attività cerebrale durante il sonno.
Ancora una volta la miglior capacità associativa è stata rilevata fra i volontari che avevano dormito con gli occhi coperti.
I ricercatori hanno anche notato che, anche senza allungare la durata totale del sonno, indossare la mascherina aumenta la fase di sonno profondo essenziale per le funzioni di memoria e di recupero.
Alla luce di questi due esperimenti i ricercatori pensano che l’indossare una mascherina per gli occhi durante il sonno sia un trucco economico e non invasivo per migliorare la qualità del proprio riposo notturno