Sanihelp.it – Stanchezza, spossatezza e sonnolenza costanti sono le tre sensazioni più comuni che si riscontrano nei cambi di stagione.
A meno che non siano dovute alla contraccezione di un virus parainfluenzale, questi sintomi sono la diretta conseguenza del cambio del clima e dei suoi effetti sul nostro organismo.
I cambi di stagione sono quelli che vanno dall’inverno alla primavera e dall’estate all’autunno, ovvero i momenti dell’anno in cui sperimentiamo fortemente gli effetti del cambio luce.
Ma perché ci sentiamo così debilitati ai cambi di stagione? Spesso la motivazione risiede nella diversa produzione di serotonina e melatonina, che, al passaggio tra una stagione e l’altra, ma anche successivamente al cambio dell’ora, si alterano profondamente con un impatto notevole sul nostro stato di vitalità corporea e serenità mentale.
La melatonina infatti è determinante per regolare il nostro ciclo circadiano (il sonno-veglia), mentre la serotonina, l’ormone del buonumore, è responsabile dei nostri livelli di felicità, appetito e desiderio sessuale.
Quando la loro produzione si altera, il corpo ne risente manifestando quelle fastidiose sensazioni di stanchezza cronica e sonnolenza.
Quali sono i sintomi legati al cambio di stagione?
Sonnolenza, stanchezza diffusa e, talvolta, astenia (la completa assenza di forza fisica e mentale), sono i sintomi più importanti legati al cambio di stagione.
Accanto a questi tuttavia se ne incontrano altri non meno fastidiosi, come l'accumulo di stress e ansia, l’aumento di tensione muscolare e di produzione di ormoni come il cortisolo e la dopamina (legati allo stress), mal di testa, perdita di capelli, sbalzi d’umore e, in generale, peggioramento del tono dell’umore, fame nervosa, alterazione del regolare funzionamento intestinale e sistema immunitario più debole.
Gli effetti negativi legati al cambio di stagione sono passeggeri e temporanei, tuttavia, esistono delle buone abitudini per affrontare al meglio questi periodi di transizione nei quali il nostro corpo ha bisogno di tempo e sostegno per abituarsi al nuovo ritmo circadiano.
Buone abitudini da avere durante i cambi di stagione
In primis, per limitare gli effetti fastidiosi legati ai cambi di stagione, è essenziale arrivare preparati a questi momenti dell’anno, curando costantemente la propria salute.
Seguire un’alimentazione sana e bilanciata durante tutto l’anno è determinante. Tenendo conto delle differenze individuali e consultando sempre il proprio medico nutrizionista, è importante assicurarsi di assumere il giusto apporto di vitamine, carboidrati, proteine e fibre.
In prossimità del cambio di stagione poi, può essere utile seguire una dieta ricca di alimenti indicati per contrastare cattivo umore e stress, come cereali integrali, verdura, cacao e legumi. Questo perché sono ricchi di vitamine del gruppo B (che agiscono sul benessere psicofisico), omega 3 (responsabili del rilascio di serotonina), ma anche sali minerali (che riducono la stanchezza fisica), zinco e potassio (che proteggono il sistema nervoso).
L’altro alleato indispensabile per affrontare il cambio di stagione è l’esercizio fisico. In questo senso non è necessario eccedere però. Concedersi delle passeggiate quotidiane oppure praticare yoga o pilates (nelle loro versioni più dolci) è più che sufficiente per stare meglio durante il cambio di stagione.