Sanihelp.it – Si è conclusa a Roma lo scorso 17 giugno 2025 l’iniziativa REMaRe Insieme – Roadshow Emersione Malattie Respiratorie, promossa dall’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO-ITS/ETS), Società Italiana di Pneumologia (SIP/IRS), e dalla Consulta della Pneumologia.
Nove tappe in otto città italiane, da Torino a Roma – passando per Milano, Verona, Perugia, Bari, Reggio Calabria e Napoli – per sensibilizzare la popolazione sulla salute respiratoria, offrendo gratuitamente spirometrie e visite mediche pneumologiche a bordo di un truck attrezzato, trasformato per due settimane in un vero e proprio ambulatorio mobile.
Sono migliaia le persone che hanno accolto l’invito a prendersi cura del proprio respiro, accedendo a un servizio diagnostico semplice ma prezioso come la spirometria, fondamentale per individuare precocemente patologie come BPCO, asma, bronchiti croniche e infezioni polmonari ricorrenti.
Oltre agli esami, i cittadini hanno potuto confrontarsi direttamente con medici pneumologi a bordo del truck, ricevendo informazioni corrette, chiare e aggiornate e, quando necessario, sottoponendosi a una prima visita di valutazione clinica: un’opportunità concreta per comprendere meglio i segnali del proprio corpo e iniziare un percorso di prevenzione o diagnosi precoce.
«REMaRe Insieme, con il suo ambulatorio attrezzato e le sue nove giornate in otto diverse città italiane, ha portato il tema della salute respiratoria tra la gente e ha raggiunto numeri consistenti, confermandoci che eventi di questo tipo, oltre a essere utili, richiamano l’attenzione delle persone – commenta il Presidente AIPO-ITS/ETS Claudio Micheletto a conclusione del roadshow – Con questa iniziativa itinerante volevamo sensibilizzare, educare e informare il pubblico sulle patologie respiratorie, spesso croniche e sottodiagnosticate, e purtroppo ancora ai primi posti nelle classifiche globali di mortalità. Abbiamo offerto un servizio – spirometrie e visite pneumologiche gratuite, senza bisogno di prenotazione – anche a fronte di qualche sofferenza da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Direi che l’obiettivo è stato pienamente raggiunto: i dati ci parlano di grande affluenza, di grande partecipazione, e della messa in luce di una percentuale consistente di problematiche respiratorie non note, ora indirizzate verso una diagnosi corretta. Ma ci parlano anche della generosa partecipazione di 100 operatori sanitari che hanno messo il loro tempo libero e la loro professionalità al servizio di una buona causa, ai quali va il nostro grazie. Come Presidente di una Società Scientifica non posso che essere pienamente soddisfatto, e impegnarmi affinché nuove iniziative di questo tipo vengano messe in cantiere al più presto».
Durante il tour sono stati effettuati complessivamente 1.480 test spirometrici.
I cittadini che hanno compilato il questionario informativo sono stati però 2.136: oltre 650 persone, quindi, si sono avvicinate all’iniziativa anche senza sottoporsi all’esame, ma soltanto per informarsi, dimostrando comunque un interesse consapevole verso la propria salute respiratoria.
Le stime indicano che il 25-28% di test spirometrici ha evidenziato alterazioni della funzionalità polmonare sconosciute al paziente.
Un dato significativo che, pur non raggiungendo la stima epidemiologica indicata da studi internazionali (si parla di mancate diagnosi di malattie respiratorie fino al 50%), conferma l’efficacia dell’iniziativa nell’intercettare cittadini asintomatici o con sintomi non ancora diagnosticati.
Gli specialisti hanno riscontrato con frequenza sintomi come affanno persistente, tosse cronica o difficoltà respiratoria in assenza di sforzo, spesso ritenuti normali o legati all’età, ma potenziali spie di patologie croniche non diagnosticate.
«Portare la salute respiratoria nelle piazze e nei luoghi di vita quotidiana significa accorciare le distanze tra medicina e cittadino – ha sottolineato Fabiano Di Marco, presidente SIP – Questo progetto ha rappresentato un esempio concreto di prevenzione attiva, offrendo spirometrie e consulenze specialistiche gratuite, senza necessità di prenotazione, in un momento storico in cui l’accesso alle cure è talvolta reso complesso dalle difficoltà strutturali del servizio sanitario. Il successo riscontrato nelle diverse tappe italiane, in termini di affluenza e di interesse, dimostra quanto ci sia bisogno di iniziative di questo genere. Abbiamo intercettato casi di patologie respiratorie non diagnosticate, contribuendo a indirizzare molti cittadini verso un percorso di cura adeguato. Questo è il valore aggiunto della nostra presenza sul territorio: non solo informare, ma anche agire concretamente. Un ringraziamento speciale va a tutti gli operatori sanitari coinvolti, che hanno dedicato il proprio tempo e la propria competenza per garantire il successo dell’iniziativa. Il loro impegno è la dimostrazione di quanto la comunità medico-scientifica creda nella promozione della salute come bene collettivo. Come Presidente di SIP/IRS ritengo fondamentale che questa esperienza non resti isolata, ma rappresenti un modello replicabile e duraturo, capace di generare un impatto reale sulla salute pubblica».