Sanihelp.it – Per la prima volta in Italia, gli oncologi avranno a disposizione un’opera omnia per il trattamento del dolore oncologico. L’Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) ha, infatti, affidato a un gruppo di esperti multidisciplinare il compito di redigere le prime Linee-Guida sulla Terapia del Dolore in Oncologia.
La stesura di linee guida sul dolore oncologico, prima mai trattato così sistematicamente fra gli oncologi medici italiani, è sintomatico di una crescente attenzione su questi temi: lo prova anche il fatto che pochi giorni fa la Camera ha esaminato il disegno di legge su Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alle terapie del dolore.
Quello oncologico è un dolore diverso da tutti gli altri. La sua cifra distintiva è la globalità: si tratta di un dolore psicologico, fisico, persino spirituale, perciò occorrono una valutazione multidisciplinare e un approccio multidimensionale, ponendo l’attenzione all’ascolto e alla soluzione delle diverse sfaccettature che causano la sofferenza del malato oncologico e della sua famiglia.
Sono necessari, quindi, coordinamento e integrazione tra i diversi attori che intervengono nella presa in carico del malato: medico di famiglia, oncologo medico, medico palliativista.
Per quanto riguarda le indicazioni farmacologiche contenute nelle linee guida, c’è la conferma dell’utilizzo degli oppiodi, per i quali la legge prevede ora una prescrizione semplificata: nel 90% dei casi, è sufficiente la normale ricetta. Il documento apre anche a nuovi farmaci, come quelli per la ricalcificazione ossea o gli anticorpi monoclonali anti-fattore di crescita nervoso.
Le linee guida non si pongono come un obbligo per i professionisti, ma come uno strumento utile da consultare, in caso di dubbi, per verificare qual è l’atteggiamento maggiormente condiviso a livello scientifico su questi temi, ottimizzando così l’attenzione e la cura al malato oncologico.