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Tumore del colon-retto, seconda causa di morte per tumore

IGO in prima linea per screening periodici

Sanihelp.it – Il tumore del colon-retto si conferma al secondo posto tra le neoplasie più diffuse in Italia, con oltre 48.000 nuovi casi nel 2022 e un incremento dell'1.5% negli uomini e dell'1.6% nelle donne. La pandemia ha ritardato gli screening preventivi, causando un aumento della mortalità nei pazienti oncologici, che nel 2020 hanno subito un calo di nuove prognosi. La riduzione del 50% dei soggetti che hanno effettuato il test di indagine primaria sul totale degli aventi diritto è stata influenzata dalla pandemia.


L'Italia non è uniforme sul fronte della prevenzione: le regioni più virtuose per la prevenzione (Nord e Centro) hanno dimostrato di ridurre l'incidenza del tumore di oltre il 20% e della mortalità specifica di oltre il 30% in pochi anni, mentre in alcune regioni al Sud lo screening non è attivo.

La prevenzione è lo strumento più efficace, perché permette di individuare e rimuovere i polipi prima che degenerino o di fare diagnosi precoce. Serve un'alleanza medico-paziente forte, che induca la popolazione a capire l'importanza di un approccio preventivo con gli screening di massa periodici.

«Stiamo parlando di un programma che interessa la popolazione residente in Italia di età compresa tra i 50 e i 70 anni pari a circa 5 milioni di individui – spiega Marco Soncini, presidente AIGO, Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri e Direttore Dipartimento Area Medica ASST Lecco – I cittadini vengono invitati dal proprio medico di famiglia a ritirare generalmente in farmacia il flaconcino per la ricerca del sangue occulto fecale e in caso di positività ad effettuare la colonscopia».

Le persone viventi oggi in Italia dopo una diagnosi di tumori del colon-retto sono oltre 500.000, con una percentuale di guarigione fino al 90% dei casi, frutto spesso di una diagnosi tempestiva.

Tra le azioni principali che il Sistema Sanitario deve introdurre per recuperare l'attività clinica non evasa e intercettare fasi precoci di malattia, quella della riattivazione a pieno regime delle attività di screening appare senza dubbio la più urgente.

L'AIGO, in occasione del mese dedicato all'informazione sulla patologia, si conferma sempre in prima linea per ricordare l'estrema utilità degli screening periodici e l'importanza di una diagnosi precoce. Gli invitati dovrebbero riflettere seriamente e non declinare l'invito in modo superficiale, rivolgendosi al proprio medico di fiducia in caso di dubbi o perplessità.

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FonteCS Aigo

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