Sanihelp.it – Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, sta valutando di estendere gli screening anche per il cancro al polmone, che è in aumento tra le donne italiane, con una stima del +3,6% nel 2022.
Lo ha reso noto nel corso del convegno organizzato in vista della Giornata Nazionale della Salute della Donna, che si è tenuta il 22 aprile scorso, promosso da Atena donna Onlus.
Durante la pandemia, il numero di screening è fortemente calato e ci sono stati numerosi ritardi nelle diagnosi, quindi è necessario recuperare per normalizzare la situazione.
Accanto all’impegno a dare piena attuazione ai programmi di screening già in essere per il carcinoma della mammella, della cervice uterina e del colon retto, l’obiettivo del Ministero della salute e dell’Unione europea è quello di effettuare una diagnosi precoce anche per altri tipi di tumore, quali quello prostatico, polmonare e gastrico. Il Consiglio dell’Unione europea, su proposta della Commissione, ha adottato il 9 dicembre 2022 la Raccomandazione relativa al rafforzamento della prevenzione attraverso l’individuazione precoce: un nuovo approccio dell’UE allo screening dei tumori.
Relativamente al carcinoma del polmone, terzo per frequenza in Italia (secondo negli uomini e terzo nelle donne), è stato autorizzato, per potenziare l’attività di screening polmonare, l’utilizzo della tomografia computerizzata a basso dosaggio (low dose computed tomography- LDCT) su soggetti ad alto rischio, associato alla prevenzione primaria che consiste nel supporto alla cessazione del fumo.
Evidenze scientifiche suggeriscono che la prevenzione e la diagnosi precoce con LDCT possono contribuire alla riduzione della mortalità per tumore polmonare.